La comunità gay del Brunei se fino ad oggi rischiava una condanna fino a dieci anni di carcere, dal prossimo 1° aprile entrerà in vigore la nuova legge basata sulla Sharia islamica che precede la pena di morte. Infatti, secondo la nuova legge, ratificata dal sultano Hassanal Bolkiah, i gay e le lesbiche saranno saranno puniti con la flagellazione e con la pena di morte mediante lapidazione. La condanna verrà applicata anche nel caso in cui l’omosessualità non venga praticata. Il paese del sud-est asiatico si aggiunge così all’Iran ed all’ Arabia Saudita che prevedono la pena capitale che sarà prevista anche per le relazioni extraconiugali, mentre l’assunzione di alcool o l’aborto verranno puniti con la flagellazione. Era dal 1957 che la pena di morte non veniva più applicata nel Paese.
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