Anche il cinema sembra non restare indifferente al recente clima di crisi, tant’è che dal 13 sarà possibile vederla rappresentata in un film. La pellicola in questione, è “L’ Industriale” di Giuliano Montaldo “L’industriale”, che racconta la storia di un giovane imprenditore (Pierfrancesco Favino) che deve far fronte ai debiti della sua azienda, in una Torino che vive gli effetti della grande crisi economica, tra scioperi e fabbriche che chiudono. Il protagonista del film fa di tutto per evitare il fallimento, ma anche la sua vita privata precipita: “E’ drammatico sentire notizie di imprenditori che avevano fatto crescere le loro aziende insieme ai propri operai che per i debiti arrivano a suicidarsi” ha affermato Montaldo, che ha sottolineato: “Oggi la crisi è sempre più profonda, le banche chiudono gli sportelli e gli usurai sono pronti a divorare chi ha bisogno, mentre si sente ogni giorno che sono stati bruciati miliardi in Borsa. Io mi chiedo: chi è il piromane?”.
Lo sceneggiatore del film Andrea Purgatori durante la presentazione del film ha lanciato un invito al premier Monti e al ministro dello Sviluppo Economico Passera a vedere la pellicola di Montaldo: “Se è vero che il cinema prova a raccontare il Paese, chi guida l’Italia potrebbe avere suggerimenti o suggestioni da questo film. Forse L’Industriale potrebbe aiutarli ad avere uno sguardo più ampio di quello che si ha da Palazzo Chigi” ha affermato Purgatori.
Il protagonista Pierfrancesco Favino ha affermato che secondo lui questo è un film che “fa bene perché mostra la solitudine di chi si trova di fronte ai debiti e rappresenta una situazione in cui si trovano molte aziende, mentre fino a due mesi fa parlare di crisi era proibito”. L’attore ha sottolineato che però oggi nessuno racconta la generazione di chi ha tra i 18 e i 23 anni, a cui viene negata la possibilità di crearsi un’identità attraverso il lavoro: “Bisognerebbe capire cosa significa non avere la possibilità di sentirsi integrati. – ha affermato – Tra qualche anno scopriremo le conseguenze drammatiche di tutto questo”.