“La penisola Sorrentina non diventerà la discarica di Napoli”

I sindaci dei paesi della Costiera Sorrentina insorgono  per denunciare la proposta dell´Amministrazione Provinciale di Napoli di utilizzare le cave della Penisola Sorrentina per accogliere rifiuti speciali biostabilizzati. Temono che venga trasformata in una vera e propria discarica con pesantissime ripercussioni sul turismo dell’intera regione.

Il sindaco di Sant’Agnello, Gian Michele Orlando, non ne vuole sapere dell’idea lanciata dal presidente Cesaro. “Le nostre coste non saranno trasformate nella discarica di Napoli. La Provincia trovi soluzioni alternative e sappia che siamo pronti a difendere le nostre bellezze naturalistiche con ogni mezzo”.

Critiche al progetto vengono anche dal senatore del Pdl, Raffaele Lauro, collega di partito di Cesaro. “L’aver ipotizzato, a livello tecnico, e proposto in un documento inviato ai Sindaci della Penisola Sorrentina, la possibilità di trasformare le cave dismesse di Sant’Agnello, di Meta, di Vico Equense e di Massalubrense, comune insignito della Bandiera Blu e premiato dal Presidente Berlusconi per l’attenzione dedicata all’ambiente– scrive in una nota Lauro – in depositi di compost, trattati negli impianti Stir, rappresenta l’ennesima prova di una incapacità amministrativa e di un’improvvisazione senza precedenti”. “Voler trasformare uno dei bacini pregiati del turismo internazionale in un deposito di rifiuti appartiene alla categoria della follia politica – accusa il senatore del Pdl –  che va contrastata a livello nazionale e non soltanto a livello locale, come è già avvenuto da parte dei Sindaci e degli operatori turistici”. “Nonostante le imbarazzati smentite del Presidente, nonché onorevole, Cesaro e dei suoi assessori, quest’ ultima iniziativa – conclude Lauro – appartiene più agli effetti, derivanti dai colpi di sole di agosto, che ad una corretta programmazione del ciclo dei rifiuti, in provincia di Napoli, che rispetti le vocazioni territoriali”.

Secondo il documento dell’amministrazione provinciale di Napoli i comuni della costiera Sorrentina dovrebbero accogliere, nelle cave dismesse, non solo il compost prodotto in tutta la Penisola e nelle aree limitrofe, ma anche rifiuti indifferenziati trattati negli impianti Stir.

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