“Noi dell’idv, proprio oggi siamo in piazza, con i nostri banchetti per raccogliere le forme contro la riforma Fornero”. E’ quanto dichiara Ignazio Messina segretario nazionale dell’idv. “Primo maggio continua a chiedere il lavoro che non c’è e gli italiani lo sanno bene. Un milione di famiglie,sono senza redditi da lavoro con un aumento della disoccupazione del 18% e gli ammortizzatori sociali che non bastano più. Il nostro primo maggio va ai tanti giovani demoralizzati e recintati negli spazi dell’incertezza, ai precari sempre sul filo del rasoio in attesa di un rinnovo di contratto che potrebbe non verificarsi, ai pensionati costretti a tirare la cinghia, agli esodati ancora in attesa ed agli italiani che hanno perso la speranza. Quello del lavo è diventato un dramma sociale senza eguali che in alcuni casi ha portato alla morte, come nel caso di imprenditori strozzati dai debiti. C’è un insieme di riforme strutturali che comprendono riforme del lavoro, tasse sul lavoro più basse e una pubblica amministrazione più efficiente, che sono gli obiettivi da raggiungere nel più breve tempo possibile se vogliamo rendere l’Italia davvero autorevole e credibile.
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