Sono trascorsi vent’anni dall’attacco al cuore dell’America che sconvolse il mondo intero. Gli attentati terroristici al World Trade Center di New York, al Pentagono insieme al dirottamente di aerei di linea misero in ginocchio il paese più forte al mondo ma che fece emergere un patriottismo ed una ritrovata unità nazionale che purtroppo è andata scemando nel tempo. Anche nel giorno della commemorazione quell’unità sotto i colori della bandiera americana non c’è più come dimostra lo scontro tra repubblicani e democratici.
In un messaggio video in cui commemora il ventesimo anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, il presidente americano Joe Biden, ricorda come “nei giorni successivi all’11 settembre, abbiamo visto gesti di eroismo ovunque, dove erano attesi e dove non lo erano. Abbiamo anche visto una cosa moto rara: un vero sentimento di unità nazionale. Per me, questa è la lezione centrale dell’11 settembre. È che nei nostri momenti più vulnerabili, nelle spinte contrastanti di tutto ciò che ci rende umani, nella battaglia per l’anima dell’America, l’unità è la nostra più grande forza”.
“Unità non significa che dobbiamo credere nelle stesse cose, ma dobbiamo avere un fondamentale rispetto ed una fiducia nell’altro e in questa nazione”, ha proseguito il presidente. “La generazione dell’11 settembre si fa avanti per servire e proteggere dal terrore, per mostrare a chiunque cerchi di nuocere all’America che vi daremo la caccia e ve la faremo pagare. Questo non finirà mai”.
“Rendiamo omaggio a tutti coloro che rischiarono e diedero la vita nei minuti, nelle ore, nei mesi e negli anni successivi”, dice Biden, ricordando l’intervento di tutti gli operatori dei servizi di emergenza sul luogo degli attacchi.
Il presidente degli Usa insieme alla First Lady onoreranno la memoria e commemoreranno le vite perse recandosi in tutti i siti degli attacchi dell’11 settembre: New York City, Shanksville, Pennsylvania e il Pentagono.
Ma ecco che quell’unità cui ha fatto riferimento Biden viene subito ‘incrinata’ dalle parole dell’ormai ex ‘sindaco d’America’. Rudolph Giuliani, all’epoca degli attentati sindaco di New York, all’emittente Wabc ha dichiarato che “il presidente Biden non dovrebbe venire qui. Non appartiene a questo posto”, puntando il dito contro il presidente Biden per aver “preso decisioni sconsiderate, quasi a livello di follia”. Sulla stessa scia l’ex presidente Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti “hanno una persona incompetente come leader del nostro paese”.