I revisori bocciano il bilancio del Comune di Roma con un parere, però, non vincolante. Tanto che il Campidoglio, tirando dritto lo ha approvato.
‘Approvato dall’Assemblea Capitolina il Bilancio Consolidato di Roma Capitale nei termini di legge e nel rispetto della normativa vigente. Malgrado i tentativi di impedirci ciò che serve a Roma e ai romani. Proseguiamo nell’opera di risanamento di Roma e della amministrazione capitolina’, così su Facebook Marco Terranova, consigliere capitolino.
Il bilancio consolidato di Roma Capitale è stato bocciato dall’organismo di revisione economica e finanziaria. In particolare nel parere, reso noto, l’Oref non ritiene che le risultanze esposte in bilancio rappresentino in modo veritiero e corretto la reale consistenza economica, patrimoniale e finanziaria del gruppo amministrazione pubblica di Roma Capitale’. Quindi ha espresso parere non favorevole all’approvazione del bilancio consolidato di esercizio 2016. Inoltre ha invitato il Comune ad adottare i provvedimenti di competenza potenziando le strutture preposte al controllo e alla verifica dei rapporti con le società partecipate.
Ancora una volta, dunque, l’organo di revisione utilizza la valutazione di un documento contabile del Comune per ritagliarsi uno scampolo di protagonismo che esula dal suo ruolo istituzionale, così come esula dai compiti dei revisori rilasciare interviste ai giornali su temi sensibili dell’amministrazione, cercando di dettare la linea sulle politiche di bilancio in spregio delle regole deontologiche della professione di revisore contabile. L’Oref esprime dunque pareri politici. Ma se i revisori vogliono fare politica devono candidarsi e ottenere il consenso dei cittadini. Altrimenti devono attenersi alla loro funzione e lasciare ai portavoce dei romani, legittimamente eletti, il compito di compiere le scelte per il futuro della Capitale. Noi riteniamo che il Bilancio consolidato sia costruito in maniera corretta, grazie a un grande lavoro svolto dalla ragioneria comunale, e fotografi in modo veritiero la situazione economica-finanziaria di Roma Capitale e delle sue partecipate. Una situazione che, tra l’altro, ereditiamo da un passato fatto di debiti e ruberie. Per questo lo approveremo e non consentiremo che venga ostacolato il percorso di un’amministrazione che, dopo decenni, ha ristabilito la legalità nei conti di questa città.
Laura Castelli, deputata M5s che, a proposito della presidente dell’organo, Federica Tiezzi, dice: ‘Ci risulta che sia indagata per bancarotta fraudolenta, notizia rivelata dalla stampa e mai smentita. Anche un altro membro, Marco Raponi, risulta imputato sempre per bancarotta fraudolenta. Fatta salva la presunzione di innocenza farebbero bene a dimettersi’.