Il giorno della Festa della Repubblica da momento di unione si trasforma in un ennesimo ring politico. Ai Fori Imperiali, M5S e Lega continuano a litigare. Lo scontro, questa volta, è tra il presidente della Camera, Roberto Fico, e il ministro dell’Interno, Roberto Fico. E si materializza su un tema dei temi: l’identità italiana. “La nostra bandiera significa libertà, significa diritti e rispetto di tutte le persone che sono sul territorio italiano, chiunque vi è e chiunque vi transita” dice la terza carica dello Stato. “La grandezza della Repubblica è essere di tutti e la sua Festa va dedicata a tutti gli italiani, a tutti i migranti che si trovano in Italia, a tutte le comunità, anche quelle minori e più deboli, ai rom e ai sinti, anch’essi perseguitati e vittime dell’Olocausto. La Repubblica non fa differenze e la sua bandiera sventola per tutti” ha l’esponente del M5S, parlando con i cronisti prima di assistere alla parata si Fori imperiali. “Non ci devono essere polemiche sterili e strumentali, oggi è la festa di tutti. Nel cielo sventola la bandiera della Repubblica, che significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che si trovano sul nostro territorio”, ha aggiunto Fico parlando delle polemiche nei confronti del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, prima di assistere alla parata ai Fori imperiali. Parole che non sono piaciute al ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
“Io dedico la Festa della Repubblica all’Italia e agli Italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli” scrive Salvini sulle sue pagine social, pubblicando la foto e la dichiarazione del presidente della Camera.
Le parole di Fico “non hanno infastidito me, penso siano state un torto alle migliaia di ragazze e di ragazzi che hanno sfilato oggi. Qua c’è gente che rischia la vita per difendere l’Italia in Italia e nel mondo, sentire un presidente della Camera che dice che oggi è la festa dei migranti e dei rom a me fa girar le scatole” afferma il ministro dell’Interno. “Penso – aggiunge il titolare del Viminale – che abbia fatto girar le scatole anche a chi ha sfilato. Oggi è la festa dell’Italia e degli italiani, non dei migranti; nei campi rom di legalità ce n’è poca”. Due leader dei due partiti che sostengono la stessa maggioranza di governo ma che su un tema fondamentale come quello della cittadinanza litigano ad alta voce, e anche in questo caso c’è da pensare solo per fini elettorali, fa iniziare a pensare che l’esecutivo Conte potrebbe essere veramente al capolinea.