di Andrea Viscardi
Può lo Stato coprire il buco di bilancio della manovra economica con la somma derivante da una presunta intensificata lotta contro l’evasione fiscale? Risposta alquanto ardua come ardua (ci scusiamo per il bisticcio di parole) sarà l’impresa di convincere i commissari europei circa la bontà della stessa, tenuto conto che alla prima sortita di Tremonti hanno già fatto sapere che non convince. Non parliamo di quello che hanno detto i giornali economici inglesi che l’hanno definita “una barzelletta” o poco più. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo la sortita del Solito Calderoli che, con le sue consuete espressioni scurrili, dimenticando di essere un ministro della Repubblica Italiana e non della padania, ha mandato a quel paese i commissari europei e tutti gli economisti che sostengono il contrario, ci rendiamo in parte conto della strada che il nostro governo ha imboccato e dove ci condurrà. Ma se questa fosse la ricetta salvifica perché non l’hanno proposta già tre anni fa quando è iniziata la crisi finanziaria internazionale, invece di sostenere che tutto andava bene nel nostro Paese aumentando la pressione fiscale, arrivata ormai al punto di un vero esproprio di Stato? Al punto in cui siamo arrivati, il buon Tremonti per non scontentare più nessuno come aveva fatto con la manovra di Agosto,(l’unica manovra seria per quanto dura, ma sicuramente avrebbe portato a risultati certi e sarebbe stata credibile agli occhi degli organismi di controllo comunitari), obbediente ai diktat dei politici che timorosi di scontentare il Paese e di perdere le proprie poltrone a cui sono saldamente incollati, si è inventato di coprire il buco di bilancio stanando gli evasori. Ma la sortita più populista è stata di rendere pubblica la dichiarazione dei redditi online in uno alla dichiarazione obbligatoria dell’intermediario finanziario con cui si ha un rapporto. “Cosi l’Italia sarà salva” ha dichiarato il superministro al convegno delle Acli anzi “entreranno molti più soldi”. Quindi l’Italia si affida alle capacità divinatorie di Tremonti. Ma perché non si guarda in faccia la realtà una volta per tutte e ci diciamo le cose come stanno. Con il “terrorismo fiscale di stato” non si approderà a nulla perché non ci sarà il tempo per recuperare quanto occorre, anzi cosi si spaventerà di più l’evasore che si nasconderà ancora di più. L’unica via possibile e praticabile in questo momento cosi delicato dal punto di vista economico e finanziario è purtroppo il ricorso ad un condono fiscale e previdenziale che permetta di ripartire da zero ma quantomeno saranno entrate sicure. A questo poi si potrebbe aggiungere un inasprimento delle pene prevedendo in seguito il carcere per coloro che evadono imposte a partire da 200.000(duecentomila euro). Altro che 3miloni di euro che fa ridere i polli. Quanti pagano imposte per tre milioni di euro?Poi bisognerebbe mettere mano all’Equitalia (usuraio legalizzato) che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie di onesti lavoratori riducendoli sul lastrico od addirittura spingendole nelle mani dell’usura per recuperare danaro per acquistare i propri beni all’asta. E fanno poi i moralisti per un condono. Attenti che a tirar troppo la cinghia finirà per spezzarsi. Molte potenze straniere stanno aspettando la nostra debacle pronte a metterci le mani addosso e ad asservirci, perché hanno capito che siamo una nave alla deriva. Svegliati Italia!