Ad una sessantina di chilometri da Parigi, il castello reale di Fontainebleau è una fortezza rinascimentale che rapisce gli occhi. Ed è qui che, il 23 giugno 2019, riaprirà i battenti un piccolo grande gioiello: il teatro di Napoleone III.
Nel centro dell’omonima città, il castello di Fontainebleau è un luogo importantissimo per la storia di Francia: fu la dimora preferita di Francesco I, e ospitò i sovrani fino a Napoleone III. Ciascuno di loro lasciò la sua impronta, facendo della fortezza una testimonianza della storia francese, dal Medioevo in poi. Circondato da un parco, nella sua architettura e nei suoi decori testimonia l’incontro tra la tradizione francese e l’arte italiana. E l’effetto è spettacolare.
Di Fontainebleau, Francesco I voleva fare la “nuova Roma”; Napoleone I, invece, lo definì “la casa dei secoli”. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1981, il castello ospita un teatro che, fino ad oggi caduto nel dimenticatoio, il 23 giugno prossimo riaprirà i battenti, dopo un restauro lungo dodici anni.
Inaugurato nel 1857, il teatro che i francesi definiscono “un simbolo della raffinatezza del Secondo Impero“, nel 2007 ha conquistato lo sceicco arabo Khalifa bin Zayed Al Nahyan (Presidente degli Emirati Arabi Uniti), che ha deciso di riportarlo al suo antico splendore finanziandone la ristrutturazione, con una donazione di 10 milioni di euro. Il risultato? In quello straordinario teatro sono tornati i cuscini di seta, i tappeti a fiori, i lampadari preziosi, i drappeggi. Ogni suo angolo è stato restaurato: i corridoi, il foyer, le scale. E l’aspetto è quello di un teatro dell’Ottocento, per davvero.
Il teatro di Napoleone III trova posto nell’ala Luigi XV del castello di Fontainebleau e fu in realtà utilizzato molto poco: solo una dozzina di volte, tra il 1857 e il 1868, alla presenza di 400 cortigiani. Tuttavia il suo aspetto – prima di cadere in disuso e oggi, dopo i lavori – è straordinario, ed esprime lusso in ogni suo dettaglio.
Realizzato dall’architetto Hector Leufuel per l’imperatrice Eugenia, il teatro è una preziosa testimonianza dell’arte decorativa i cui materiali sono stati preservati per l’80%. All’inizio sarà aperto al pubblico per visite guidate dalla durata di un’ora, ma probabilmente – in un secondo momento – verrà utilizzato anche per la programmazione di alcuni spettacoli riservati a un pubblico ristretto.