Il Milan è fuori dall’Europa League nella stagione 2019/20 per le violazioni al fair play finanziario nei periodi di monitoraggio 2015-18 e 2016/18. E’ quanto stabilito nel consent award raggiunto dal club rossonero con la Uefa davanti al Tas il 24 giugno. Con questo accordo raggiunto fra i rossoneri e la Uefa il Milan è estromesso dall’Europa League quest’anno e non è più sotto il monitoraggio per le violazioni al fair play finanziario legate al secondo deferimento del 10 aprile 2019. “Pur nella profonda amarezza per il fatto che i nostri tifosi non potranno seguire la propria squadra nella prossima Europa League, il club riconosce e rispetta il Financial Fair Play. AC Milan prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole”, si legge in una nota della squadra di Milano.
Il consent award pubblicato dal Tribunale arbitrale dello sport prevede che siano accantonate le due decisioni della Uefa contro cui il club aveva fatto appello al Tas: quella del novembre 2018 che prevedeva l’esclusione dalle coppe europee per una stagione fra quella 2022/23 e quella 2023/24, in caso di mancato raggiungimento del break even al 30 giugno 2021; e quella appunto di aprile. Le due decisioni, si legge nel dispositivo pubblicato dal Tas, sono sostituite dalla seguente: “Il Milan è escluso dalla partecipazione alle competizioni europee per la stagione 2019/20 in conseguenza alle violazioni degli obblighi di pareggio di bilancio previsti dal fair play finanziario nei periodi di monitoraggio 2015/2016/2017 e 2016/2017/2018. La Camera giudicante è invitata a emettere un ordine procedurale in cui si prende atto del risultato dell’arbitrato e si terminano i procedimenti relativi al periodo di monitoraggio 2016/2017/2018, che sono diventati inutili”. I costi dei due procedimenti davanti al Tas sono a carico del Milan.
“Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha pronunciato un lodo arbitrale transattivo (consent award) che ratifica l’accettazione volontaria da parte di AC Milan di un’esclusione di un anno dalle competizioni europee per le violazioni della normativa UEFA sul Fair Play Finanziario relative ai periodi triennali 2014-2017 e 2015-2018”, si legge in una nota in cui il Milan ha sottolineato che “l’attuale azionista di maggioranza”, ossia il fondo statunitense Elliott, “ha rilevato il controllo del Club nel luglio 2018, ereditando consistenti e accumulate perdite, dopo che la proprietà precedente di AC Milan si era resa inadempiente ai debiti. Tali perdite e le conseguenti violazioni dei parametri del FFP, riconducibili alla gestione della proprietà precedente, hanno generato le sanzioni dell’UEFA”. “Pur nella profonda amarezza per il fatto che i nostri tifosi non potranno seguire la propria squadra nella prossima UEFA Europa League, il Club riconosce e rispetta il Financial Fair Play. AC Milan prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole – si aggiunge nel comunicato -. AC Milan conferma il massimo impegno per riportare il Milan dove merita di stare, ai vertici del calcio europeo. La sanzione odierna rappresenterà un ulteriore stimolo a massimizzare gli sforzi per rientrare nei parametri del FFP e allo stesso tempo consolidare la competitività del club, riportando AC Milan in uno scenario di sostenibilità e di un futuro sempre più positivo”, conclude la nota del Milan.