L’ingresso in Italia di un fiume di cocaina liquida proveniente dal Sud America è stato sventato negli ultimi giorni dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nello scalo aeroportuale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Si tratta della nuova frontiera del narcotraffico; facile da trasportare e da dissimulare, costituisce uno degli escamotage preferiti dalle organizzazioni criminali per l’introduzione della droga nei paesi dell’Unione Europea ed in Italia. Cinque venezuelani sono finiti in manette. Una coppia di giovani sposi in viaggio di nozze, appena sbarcata in Italia, non ha saputo giustificare in maniera convincente il peso e il volume eccessivo dei cinque bagagli al seguito ai militari che li avevano fermati. Anche questa volta il metodo di occultamento della droga si è rivelato ingegnoso ed originale; all’interno di ogni bagaglio, sotto la fodera, vi era un reticolato di canule in gomma, piene di cocaina liquida, per un peso complessivo di circa diciannove chilogrammi. Altri tre corrieri ovulatori, provenienti anch’essi dal Venezuela, sono stati fermati nella sala degli arrivi internazionali. Uno di loro, M.O.E.A. di circa 30 anni, aveva ingerito un quantitativo record di oltre tre chili di cocaina liquida. Inoltre aveva registrati sul suo passaporto numerosi viaggi in Italia.
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