Fra le diverse voci in cui il governo cerca risorse c’è la tassazione sulle vincite al gioco, considerate sia un modo per fare cassa che un disincentivo di carattere ‘sociale’ verso la piaga del gioco.
La tassa sulla fortuna riscritta con il Ddl di Bilancio è stata ulteriormente rivista e potrebbe ora traslocare nel decreto legge fiscale in discussione alla Camera.
Rispetto all’impianto originario, tuttavia, si profila una novità: un prelievo del 15% sulle vincite dai 200 euro in su (e non dai 500 euro in su) e sulle vincite eccedenti i 500 euro incassate con i giochi “Vinci per la vita – Win for life”, “Vinci per la vita – Win for life gold” e “SiVince tutto”, gratta e vinci, lotterie nazionali, Enalotto e Superstar.
L’aliquota unica consentirà ai gestori di garantire l’applicazione della tassa sulla fortuna sopra i 200 euro già a partire dal prossimo 15 gennaio , come recita l’emendamemto in arrivo al Dl fiscale.