I segreti dei dipinti di Modigliani

Tre disegni di uno dei più grandi artisti italiani, celebre in tutto il mondo, sono stati scoperti sotto una sua particolare opera giovanile

“Nudo con cappello”, Amedeo Modigliani

Non è la prima volta che un’opera d’arte si rivela essere molto di più di quello che appare a occhio nudo. Ma ogni volta che accade sembra un piccolo miracolo. L’ultima eccezionale scoperta è stata fatta all’Hecht Museum dell’Università di Haifa, la terza città più importante di Israele e frequentato polo turistico. Tre schizzi finora sconosciuti di uno dei più grandi artisti italiani del primo Novecento, nascosti sotto la superficie di un suo particolare dipinto, sono venuti alla luce grazie a una sofisticata tecnologia a raggi X. Ciò che è emerso ha lasciato tutti a bocca aperta.

Gli schizzi nascosti sotto un particolare dipinto di Modigliani

Se ne stavano nascosti sotto la superficie del dipinto “Nudo con cappello” di Amedeo Modigliani, tre disegni abbozzati del celebre pittore e scultore livornese, scoperti dai curatori del museo israeliano.

Un’opera giovanile già di per sé particolare, da anni oggetto di studio. A renderla insolita è il fatto che entrambi i lati della tela presentino ritratti dipinti in direzioni opposte. I visitatori del Museo Hecht si ritrovano ad ammirare l’immagine di un nudo capovolta, mentre sul retro si svela il “Ritratto di Maude Abrantes”, amica di Modigliani, uno dei primi dipinti dell’artista. Ma c’è di più. Nel 2010, un curatore del museo aveva notato gli occhi di una terza figura sotto il colletto di Abrantes, quelli di una donna con cappello.

Da lì, la voglia di scoprire di più. E finalmente, un’approfondita indagine a raggi X ha svelato l’esistenza di altre due sagome abbozzate dall’artista su quella stessa tela, del tutto invisibili a occhio nudo. Si tratta di un volto maschile e di un un busto di donna, con i capelli raccolti in uno chignon. Il dipinto, quindi, presenta ben cinque figure realizzate da Modigliani, tanto da rivelarsi come una sorta di “quaderno di schizzi su tela”, che riflette la “ricerca incessante dell’espressione artistica” del pittore livornese, come dichiara Inna Berkowits, storica dell’arte all’Hecht Museum dell’Università di Haifa.

Un altro elemento particolarmente interessante è che le figure emerse sono abbozzate e ancora prive dei celebri colli lunghissimi e affusolati che hanno costituito il tratto costante e caratteristico di Modigliani, rivelando così di appartenere al primo stile dell’artista, di cui sopravvivono pochi esempi.

La tela delle scoperte, conservata al Museo Hecht dell’Università di Haifa (protagonista di grandi scoperte), è stata analizzata ai raggi X, nell’ambito di un ampio studio forense sulle opere dell’artista livornese in vista della prossima mostra “Modigliani Up Close”, che si terrà in autunno alla Barnes Foundation di Philadelphia.

I ritratti nascosti, da Modigliani a Van Gogh

Un altro esempio di riutilizzo di una stessa tela da parte di Modigliani è emerso nel 2018 alla Tate Gallery di Londra (città ricca di meraviglie), quando il team di curatori ha scoperto – sempre grazia ai raggi X – un secondo volto femminile celato sotto la tela di uno dei suoi lavori più celebri, “Ritratto di Ragazza”. Gli studiosi credono che la donna ‘nascosta’ sia la scrittrice e critica letteraria boema Beatrice Hastings, ex musa e amante dell’artista.

Tuttavia, mentre in quel caso si era pensato alla volontà del pittore di cancellare a colpi di pennello una storia d’amore tormentata, le ipotesi che circondano le figure nascoste sotto il dipinto all’Hecht Museum raccontano tutt’altro, ovvero di come gli artisti del tempo vivessero spesso con scarsi mezzi economici e fossero pertanto costretti a lavorare più volte su una stessa tela.

Un’abitudine comune anche a un altro genio del mondo dell’arte. Quasi in concomitanza con la scoperta al museo israeliano, alla Scottish National Gallery di Edimburgo hanno scovato con i raggi X un autoritratto con cappello e fazzoletto di Vincent van Gogh, coperto da strati di colla e cartone sul retro di un “Ritratto di contadina”. La radiografia è stata eseguita sul dipinto in vista della mostra “A Taste for Impressionism”, in programma dal 30 luglio al 13 novembre presso la Royal Scottish Academy di Edimburgo.

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