CONTINUA IL TOUR DI CRISTIANO DE ANDRÉ
“STORIA DI UN IMPIEGATO”
porta in tour il concept album di Faber completamente riarrangiato
che torna a smuovere le coscienze a oltre 50 anni dalle rivolte sociali del 1968
Regia di ROBERTA LENA
A grande richiesta “STORIA DI UN IMPIEGATO”, il tour di CRISTIANO DE ANDRÉ ispirato al celebre concept album di Faber, continua con nuove date nei teatri d’Italia anche in autunno.
Cristiano De André ha attinto dall’immenso repertorio di Fabrizio rileggendo il disco del 1973 sempre più attuale, un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore, che torna così a smuovere le coscienze. “Storia di un impiegato” racconta infatti il gesto di un impiegato degli anni ’70, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968.
Il tour, partito a novembre 2018, sta ricevendo ottimo riscontro da parte di pubblico e critica, registrando sold out nei teatri d’Italia, a luglio è arrivato anche all’Arena di Verona.
Cristiano De André – Storia di un Impiegato” è diviso in due parti: nella prima affronta lo storico disco, arrangiato come una vera e propria opera rock, nella seconda comprende altri celebri brani di repertorio come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, e alcune perle, come “Il pescatore”, contenute nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017).
Cristiano De André e Stefano Melone (alla produzione artistica) hanno dato una nuova vita musicale alle canzoni del disco, un suono rock-elettronico, calibrato sui momenti psicologici del protagonista della storia, dall’iniziale clima di sfida dettato dall’introduzione sui giorni del Maggio francese sino al fallito attentato e al carcere. La regia dello spettacolo, curata da Roberta Lena, è piena di soprese, dai visual, alle luci.
Cristiano De André sul palco è accompagnato da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola.