E’ un 8 marzo di lotta per reclamare diritti, “uno sciopero generale femminista” per quello che vede le tante piazze italiane, ma anche in altri 60 paesi, colorarsi di rosa.
Nel giorno della vigilia dell’8 marzo sono stati due i femminicidi nell’arco di poche ore e data l’emergenza in continua ascesa, anche per gli stupri, il vice-premier Luigi Di Maio ha annunciato un inasprimento delle pene “per ogni forma di violenza contro le donne” spiegando che ci sta già lavorando con il ministro Bonafede, mentre in Commissione Giustizia della Camera è stato approvato un testo base contro la violenza alle donne che ricalca il cosiddetto “codice rosso”.
Quello di oggi sarà “un grido globale per far sentire il peso di una giornata senza di noi. Sarà sciopero in tutto il mondo: bloccheremo le città, i luoghi di lavoro, le case” hanno spiegato le attiviste di ‘Non una di Meno’ che nella Capitale hanno promosso molti appuntamenti.
“Scioperiamo per inventare un tempo nuovo. Se le nostre vite non valgono – dicono nella piattaforma -, noi scioperiamo!”.
E se l’8 marzo 2019 è sempre meno festa, rimangono invariate le tradizioni, o forse le abitudini, visto che stando ai dati della Cia-Agricoltori italiani” si stima un aumento delle vendite delle mimose del 7% in Italia, con quasi 13 milioni di ‘mazzetti’ da acquistare per regalare a compagne, amiche, colleghe, mentre per la Coldiretti domani ci saranno mimose e fiori per quasi 1 donna su 3 (34%).
Proclamato lo sciopero anche da sindacati di base e autonomi e lo slogan scelto lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare quest’anno la Giornata internazionale della donna con una iniziativa nazionale unitaria, in programma a Roma. ‘Si chiamerà futura. La contrattazione di genere protagonista del cambiamento’. In molte strutture sanitarie pubbliche saranno possibili screening gratuiti, non mancheranno mostre ad hoc ed escursioni.
8 marzo: sciopero per i diritti delle donne