Berlusconi pago’ le ragazze. IL PM andrebbero indagati anche i suoi legali.

 Berlusconi pago  le ragazze   Va indagato per corruzione

(AGI) – Milano, 29 nov. Secondo i giudici di Milano che hanno condannato Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora nel processo Ruby bis, Silvio Berlusconi va indagato per corruzione in atti giudiziari. Insieme con lui, il Tribunale ritiene si debba procedere anche nei confronti delle ragazze che parteciparono alla riunione convocata dal Cavaliere ad Arcore il 15 gennaio 2011 e dei suoi legali Piero Longo e Niccolo’ Ghedini. Cosi’ i giudici della quinta sezione penale, presieduti da Anna Maria Gatto, spiegano nelle motivazioni depositate oggi la trasmissione degli atti alla Procura per valutare le posizioni di Berlusconi, Longo, Ghedini e delle ragazze che parteciparono alla riunione.

“Tutti i soggetti partecipanti alla riunione e quindi anche tutte le ragazze – si legge nelle motivazioni – sono gravemente indiziati del reato di cui all’art.319 ter: le giovani donne che poi rendevano false testimonianze (il reato di falsa testimonianza concorre col reato di corruzione in atti giudiziari) in qualita’ di testimoni e, quindi pubblici ufficiali, ricevevano denaro e altre utilita’, sia prima che dopo avere deposto come testimoni; Berlusconi in qualita’ di soggetto che elargiva denaro e altre utilita’; gli avvocati Longo e Ghedini in qualita’ di concorrenti per aver partecipato, nella loro qualita’ di difensori di Berlusconi alla riunione del 15 gennaio 2011”.

“SOLDI DI BERLUSCONI ALLE RAGAZZE E’ INQUINAMENTO PROBATORIO”

“Il pagamento mensile regolare di una somma di denaro” alle ragazze ospiti ad Arcore, che poi hanno testimoniato in Aula, da parte di Silvio Berlusconi costituisce “un inquinamento probatorio”. Lo scrivono i giudici del Tribunale di Milano nelle motivazioni alla sentenza di condanna a carico di Emilio Fede e Lele Mora (7 anni di carcere) e Nicole Minetti (5 anni).
Il versamento di 2.500 euro al mese “a soggetti che devono testimoniare in un processo nel quale colui che elargisce la somma e’ imputato, nonche’ in altro processo all’esito del quale colui che elargisce la somma e’ interessato, in quanto vicenda connessa alla sua, non e’ una anomalia, ma un fatto illecito. Un inquinamento probatorio”.

“FEDE ERA IL BURATTINAIO PER LE CENE DI ARCORE”

Emilio Fede e Lele Mora “intrattenevano rapporti finalizzati a selezionare e procurare donne che potevano incontrare i gusti di Silvio Berlusconi e a organizzare e-o facilitare l’incontro di queste con l’ex premier”. Lo scrivono i giudici milanesi nelle motivazioni al processo Ruby bis, in cui sottolineano che il ruolo dell’ex direttore del Tg4 era quello di “burattinaio dell’operazione”, “come risulta persino dal tenore dei colloqui dai quali traspare con tutta evidenza la deferenza di Mora nei suoi confronti”. Deferenza, scrivono ancora i giudici, “desumibile dalle modalita’ che questi adottava nel rivolgersi all’interlocutore ad esempio dandogli del lei, mentre Fede gli dava del tu, e dalla prontezza con cui rispondeva alle sue richieste e sollecitazioni usando ripetutamente espressioni del tipo ‘si, direttore’, ‘certo, direttore’, ‘provvedo subito, direttore'” cosi’ come “traspare”, “anche il diverso spessore dei due compari”.

“PER KARIMA IPOTESI CORRUZIONE ATTI GIUDIZIARI”

I giudici milanesi che hanno pronunciato la sentenza a carico di Mora, Fede e Minetti, hanno trasmesso gli atti alla Procura anche per valutare se Ruby possa essere incriminata di corruzione in atti giudiziari. Lo spiegano nelle motivazioni al verdetto, depositate oggi. I giudici parlano di “vari pagamenti in contanti e bonifici che Ruby incominciava a ricevere periodicamente; valutera’ – spiegano – codesto ufficio se sussista connessione causale tra i pagamenti e le varie dichiarazioni di Ruby, al fine della configurabilita’ del reato di corruzione in atti giudiziari a carico di Giuliante ed El Mahroug Karim, come si richiede in questa sede di ravvisare, quanto meno sotto il profilo della sussistenza di indizi di reita’”. Luca Giuliante e’ stato nelle fasi iniziali delle indagini l’avvocato di Ruby. (AGI) .

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