Il patron della Tods e della Fiorentina torna ad attaccare il presidente della Fiat John Elkann. “Il poveretto di Jaki non perde mai tempo di ricordare agli italiani che è un imbecille”. In pratica quella di Della Valle è una schiacciata. La polemica era iniziata riguardo Rcs su cui il patron di Tod’s aveva annunciato una azione di responsabilità contro il board e l’ad Pietro Scott Jovane, non gradendo le operazioni del gruppo come la vendita degli immobili milanesi di via Solferino e via San Marco, sedi del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport, ritenendo inoltre che la gestione attuale sia troppo legata a Fiat ed Intesa San Paolo. La risposta di Elkann, presidente di Fiat e primo azionista di Via Solferino, era stata piccata consigliando a Della Valle di occuparsi di più della sua azienda “nana”, la Tod’s, affermando: “E’ una azienda di piccole dimensioni e non sta andando bene.”. Della Valle ha sparato le sue dichiarazioni parlando con i giornalisti a Firenze, e riferendosi alle dichiarazioni di Elkann che ha affermato che i giovani non hanno voglia di lavorare visto che hanno, a suo avviso, i posti di lavoro ha affermato: “Dovremmo fare un referendum” ha sottolineato, “e chiederci se lo vogliamo ancora in Italia. E’ una vergogna che uno degli Agnelli dica che oggi in Italia i giovani hanno i posti di lavoro. Uno che si permette di dire che i ragazzi stanno a casa perché non hanno voglia di lavorare, perché il lavoro c’è, è un imbecille; lo tengano a casa, lo tengano un po’ a riposo, vada a sciare”. In termini terribilmente chiari dice a John Elkann che è lui ad essere intellettualmente “nano” e ricordasse invece che appartiene ad una famiglia che ha distrutto una quantità industriale di posti di lavoro, e quindi la speranza di molti giovani, ed è scappata nella penombra per sistemare al meglio i propri affari personali. Pochi giorni fa Della Valle affermò: “Chi si comporta in questo modo non merita nessun rispetto.”. Aspettiamo la prossima puntata.
Roberto Cristiano
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