L’aereo dimenticato di Bugatti

Un ingegnere inglese di Nottingham, Mr. John Lawson, ex tecnico della Royal Air Force, sta resuscitando l’unico aereo disegnato da Ettore Bugatti, capolavoro di art-deco, che  per uno scherzo del destino, non poté mai alzarsi da terra. Le Reve Bleu è una  organizzazione americana   ha organizzato una sottoscrizione online proprio per ricostruire una copia esatta del Bugatti 100P, considerato l’aereo tecnologicamente più avanzato dei suoi tempi.  L’aereo è ormai pronto, in parte costruito in Inghilterra e in parte in America, e dopo essere stato esposto alla mostra  californiana ‘Art of Bugatti’ spiccherà il suo primo volo a Ottobre durante il Farnborough Internation Air Show a sud ovest di Londra. “Se il Bugatti 100P avesse volato in quell’estate del 1940, oggi sarebbe stato considerato un aeroplano storicamente significativo. L’unico modo di rivisitare questa classica era dell’aviazione era ricrearlo e poi condividere l’ esperienza con gli appassionati di tutto il mondo”, scrivono i fans di Bugatti sul sito de ‘Le Reve bleu’ ora che il sogno è diventato realtà. Un ‘sogno blu’, appunto, perché blu è la fusoliera del Bugatti. Ettore Arco Isidoro,  creatore  di  auto sportive di raffinata bellezza, sarebbe felice di veder sfrecciare in cielo  il suo gioiello rimasto smontato e nascosto in un fienile a causa della guerra. L’ idea era quella di trasferire velocità ed eleganza dalle ruote alle ali, ma non riuscì a fare in tempo.  Quando gli venne l’idea di trasportare la sua esperienza sugli aerei dovette però chiamare l’ingegnere belga Louis de Monge ad aiutarlo. E insieme risposero al  concorso indetto dal governo francese nel 1937 per un aereo che potesse essere prodotto sia in versione caccia che da esibizione sportiva. Il prototipo fu costruito e doveva essere dipinto nel classico azzurro lucido Bugatti  quando Hitler invase la Francia. E così l’aereo, per non finire in mani tedesche, finì invece completamente smontato in un fienile dell’Alsazia. Bugatti morì nel 1947 dopo aver venduto l’azienda e per questo essere stato processato per collaborazionismo. De Monge fuggì negli Stati Uniti. L’aereo fu completamente dimenticato fino a quando un fan americano del grande Ettore lo riscoprì e lo portò negli Stati Uniti. A ottobre il battesimo dell’aria.

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