Il giornalista Gabriele Moroni presenta il suo ultimo libro che si chiama “Il Calcio Malato”, molto significativo anche nel titolo scelto e che parla di un analisi capillare del fenomeno calcio scommesse. Il “Calcio Malato” è quindi una sintesi di una vicenda lunga che Moroni ha seguito da cronista e da appassionato di calcio. Il tifoso soffriva, il reporter riempiva il taccuino. Parla il libro di indagati, del coinvolgimento di alcune bandiere e di filoni e filoni di indagine. Una vicenda complessa raccontata punto per punto in una sintesi ordinata, che include anche la grande novità della espansione internazionale con il coinvolgimento dei tycoon di Singapore. Moroni parla attraverso il suo libro di innocenza perduta e strappata a tutti gli sportivi. Un libro amaro. L’aspetto che lo ha scioccato di più è stato il coinvolgimento di alcuni simboli dello Sport come Doni e Signori, sacerdoti di una religione laica rappresentata dai bergamaschi attraverso l’amore per l’Atalanta. Nel libro si parla anche di Simone Farina, che ebbe il coraggio di denunciare un tentativo di combine e diventato per molti simbolo di onestà sportiva. In quel periodo sembrava che la sua splendida onestà fosse l’eccezione alla norma. Lui forse è stato troppo santificato, ma ovviamente non è colpa sua, è stato bravissimo. I media hanno insistito sull’eccezione. I Farina invece devono essere la regola nel calcio. Nel libro c’è una bella intervista al giudice Salvini, a Milano molto conosciuto per Piazza Fontana, per le “trame rosse” e le “trame nere”. Viene delineata nelle pagine la sua amarezza nel delineare quell’ordinanza. Un uomo ferito. Salvini è riuscito a tenere in piedi l’ipotesi di reato dell’associazione a delinquere. Alle prossime udienze preliminari i legali degli indagati si opporranno al reato associativo e chiederanno lo spostamento del processo da Cremona. La battaglia processuale è ancora lunga.
Roberto Cristiano