Più tempo per far tornare i conti. E’ quanto ha scritto il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Bruxelles. La lettera è stata inviata al vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas con allegato sia il Def che il Piano Nazionale delle Riforme. Il Def serve come risposta del governo italiano agli effetti della pesante recessione che ha colpito l’economia nel 2012 e 2013, attraverso misure concrete per aumentare la crescita potenziale nel medio termine e per l’attuazione di audaci riforme strutturali. Per contrastare gli effetti della crisi il governo italiano, nel rispetto della clausola delle ‘circostanze eccezionali’, come prevista nella legge di pareggio di bilancio, ha deciso di accelerare il pagamento dei rimanenti debiti pubblici arretrati per ulteriori 13 miliardi, che aumenteranno il rapporto debito/pil nel 2014. Il piano per riallineare i conti pubblici, si legge nella lettera, è illustrato nel dettaglio nel capitolo 3 del Def. Assicurando il pareggio strutturale nel 2016, il governo procederà nel periodo 2014-2017 con un piano di privatizzazioni di circa lo 0,7 per cento di pil all’anno. Il governo annuncia infine che per il restante 2014 i risparmi della spending review saranno usati per finanziare un ambizioso piano per ridurre il cuneo fiscale e aumentare la crescita potenziale dell’Italia nel breve e medio termine..La risposta arriva a stretto giro di posta. La Commissione Ue prende atto della deviazione temporanea annunciata dagli obiettivi di bilancio e il rinvio fino al 2016 dell’obiettivo a medio termine del il pareggio)’. La Commissione valuterà il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine. La lettera a Padoan è firmata da Marco Buti, direttore generale agli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea. Il commissario spiega appunto che la Commissione valuterà il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine nel contesto dell’esame anche del piano nazionale delle riforme e nel quadro del semestre europeo che sarà pubblicato il prossimo 2 giugno.
Riprova
La rivoluzione energetica al femminile: le donne guidano gli investimenti nelle energie rinnovabili
La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto sono le regioni italiane che guidano la …