La decima Coppa dei Campioni non è mai stata così vicina per il Real Madrid che vince, trionfa a Monaco di Baviera e vola a Lisbona per la finale di Champions. Solido, compatto, dinamico, imperforabile, attento, veloce, letale e devastante nelle ripartenze, praticamente perfetto il Real Madrid di stasera davanti ad un Bayern praticamente annientato e annichilito. Il calcio spesso sa essere atroce ma il più delle volte ti da una seconda chance, un’occasione di redenzione. Ed è quello che è successo stasera a Sergio Ramos, eroe di questo Bayern – Real. Due anni fa il difensore spagnolo sbagliò il rigore decisivo nella semifinale che lanciò i bavaresi nella finale all’Allianz poi persa col Chelsea. Fu lui il principale artefice di quella sconfitta, il mondo lo derise con delle parodie per quel rigore calciato altissimo. Oggi, due anni dopo, è lui che non con uno, ma addirittura con due gol spedisce i blancos in finale con il suo marchio di fabbrica, il colpo di testa. Come è logico che sia è il Bayern a far la partita ma alla prima ripartenza il Real va vicino al gol: Neuer esce al limite dell’area e di testa anticipa Benzema ma la palla arriva a Bale che di prima calcia ma alto. La svolta della partita arriva al 15’ sulla solita ripartenza letale dei ragazzi di Ancelotti con Ronaldo che di tacco serve Di Maria che lancia Benzema fermato da Dante. Sul calcio d’angolo battuto da Modric svetta altissimo Sergio Ramos che fa 1 a 0 e dedica il gol alla compagna e al figlio in arrivo. Il Real ha già un piede in mezzo in finale ma quattro minuti dopo la notte di Ramos da meravigliosa diventa perfetta. Questa volta Bale guadagna punizione sulla trequarti, Di Maria calcia nel cuore dell’area, Pepe prolunga e Sergio Ramos anticipa Mandzukic e fa 2 a 0. Non ci sono più dubbi, il Real è in finale, il Bayern, nonostante l’encomiabile sostengo dell’Allianz, non c’è più o forse non c’è mai stato. E al 33’ arriva il tris firmato Ronaldo. Neanche a dirlo il Real colpisce al termine di un contropiede tanto devastante quanto veloce. Ribery perde palla nell’area delle merengues e al limite recupera addirittura Bale (grande partita di sacrificio per lui) che scarica sul vicino Di Maria che lancia immediatamente Benzema per un due contro due con Ronaldo e contro Boateng e Dante. Il francese vede arrivare centralmente come un fulmine Bale e lo serve col gallese che accelera, brucia Boateng e serve Ronaldo che davanti a Neuer non sbaglia. Lo stesso Ronaldo va vicino al quarto gol con un’occasione simile a quella di Bale e un tiro da posizione assurda che scavalca Neuer ed esce di un soffio. Il primo tempo perfetto del Real viene però macchiato dal fallo ingenuo di Xabi Alonso che era diffidato e salterà la finale. Grossa perdita per Ancelotti che, quindi, dovrà fare a meno del suo metronomo, del faro del centrocampo, dell’uomo che da ordine e detta i tempi della manovra Real. Xabi Alonso quasi piange ma è troppo tardi, la frittata è fatta. Con la dignità e l’orgoglio di che, almeno fino a stasera, è stato campione d’Europa e del Mondo, il Bayern prova a trovare il gol della bandiera con Robben, Ribery, Gotze, Kross ma il Real non concede assolutamente nulla, anzi trova anche il poker con una punizione furba, sotto la barriera, di Ronaldo (16 gol in 10 partite per lui, mostruoso), regalandosi una notte (quasi) perfetta. Il Real sale sull’aereo per Lisbona, il Bayern abdica tristemente e mestamente sulle note di “Bayern, Bayern” intonato dagli encomiabili e meravigliosi tifosi bavaresi. Sarà derby di Madrid o Real contro il suo recente passato Josè Mourinho? Lo scopriremo domani.
Sebastiano Borzellino