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Vincono pur senza incantare Francia e Argentina, le big in campo oggi. La giornata si è aperta con la vittoria in rimonta e in extremis della Svizzera sull’Ecuador. A decidere è stato l’ex Fiorentina Seferovic che, entrato dalla panchina, al 93′ ha trovato la zampata vincente che da i tre punti alla banda di Hitzfeld. Sotto di un gol a causa del colpo di testa di Valencia, l’allenatore tedesco ha indovinato i cambi mandando dentro Mehmedi prima e Seferovic poi che hanno rigirato il match e forse anche il cammino mondiale degli svizzeri. Alle 21 poi è stato il turno della Francia che ha sconfitto l’Honduras 3 a 0 ma ha impiegato un tempo intero prima di mettere in discesa il match grazie a un’ingenuità di Palacios che, ammonito, ha travolto Pogba regalando il rigore ai transalpini e lasciando in dieci i suoi compagni. Mattatore di giornata Karim Benzema, autore di una doppietta e artefice del tiro che ha portato all’autogol di Valladares, il primo gol fantasma della storia convalidato grazie alla tecnologia. Chiusura di giornata per l’Argentina che ha superato la Bosnia Herzegovina. 2 a 1 il risultato finale con l’Argentina che non ha impressionato. Subito avanti grazie all’autogol di Kolasinac, l’Albiceleste ha giochicchiato per tutta la partita rischiando anche qualcosa davanti alle sortite offensive di Dzeko e compagni. Ma ci ha pensato Messi a togliere le castagne dal fuoco al 65′ con una prodezza alla Messi che spazza via le critiche. Si è sempre detto che Messi con l’Argentina non è mai decisivo e forse per certi versi è vero visto che quello di oggi è solo il secondo gol mondiale, ma stanotte la Pulga, spento per tutta la partita, ha incantato in occasione del gol del 2 a 0 con un’azione meravigliosa che magari servirà anche a togliersi di dosso un peso, un macigno e rendere tutto più semplice per il fuoriclasse argentino e per la sua Nazionale. Un’Argentina che ha rischiato di compromettere tutto permettendo alla Bosnia di rientrare in partita grazie a Ibisevic che all’85esimo ha realizzato il primo gol mondiale della storia, giovanissima, della Bosnia che di certo non doveva qualificarsi oggi ma che, rotto il ghiaccio, anche piuttosto bene, come era nelle previsioni, potrà dire la sua nel suo girone e in questo Mondiale brasiliano.
Sebastiano Borzellino
