Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri ha illustrato le linee guida della riforma della giustizia che sarà formata da dodici punti. “Per due mesi vogliamo discutere della giustizia in modo non ideologico, sarà una discussione la più filosofica, concettuale e astratta prima di approvare la riforma per coinvolgere l’Italia su questo tema. Sono 20 anni che sulla giustizia si litiga senza discutere. Noi vogliamo cambiare metodo e discutere nel merito e possibilmente senza litigare e noi puntiamo al processo civile in un anno per il primo grado. Dimezzamento dell’arretrato giustizia civile è uno dei 12 punti della riforma della Giustizia. Oggi ci sono 5 milioni e duecentomila processi pendenti. Serve una normativa sul falso in bilancio degna di questo nome, ci saranno due mesi per discutere e poi a settembre la faremo dentro la cornice complessiva della riforma. Sulle intercettazioni il dibattito è se c’è un limite all’uso delle intercettazioni e nessuno vuole bloccare le intercettazioni dei magistrati ma valutare anche con i direttori dei quotidiani il loro utilizzo”. La giornata è stata poi definita ottima per le riforme e questo “alla faccia dei gufi” ed è stata segnata dal dibattito sull’immigrazione. Al termine del Consiglio dei ministri Renzi ha comunicato che l’ambasciatore Nelli Feroci sostituirà Antonio Tajani nel ruolo di Commissario europeo per l’Industria e l’Imprenditoria nella Commissione Barroso.
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