Renzi e Telemaco a Strasburgo

Si è aperta a Strasburgo la nuova legislatura del Parlamento europeo ed è iniziato anche il semestre italiano di presidenza dell’Ue. Matteo Renzi è all’europarlamento dove ha presentato il suo discorso programmatico, incentrato sulla necessità di sostenere la crescita e non puntare solo sul rigore. Per la prima volta il premier avrebbe dovuto leggere un discorso scritto, cambiando rispetto all’abitudine di andare a braccio, o aiutandosi solo con appunti scritti su foglietti. Ed invece, anche davanti ai parlamentari europei, nel discorso inaugurale del semestre italiano, ha preferito parlare a braccio dopo aver consegnato il discorso ufficiale con gli obiettivi del semestre di presidenza italiana della Ue. “Stiamo cercando di far fronte alle stragi nel Mar Mediterraneo con operazioni italiane, ma con la condivisione degli altri Paesi e della Commissione riusciremo a far fronte in modo più deciso per il futuro ai flussi migratori con Frontex plus. Per il futuro serve l’impegno a far sì che l’Europa non sia solo un’espressione geografica ma un’espressione dell’anima. Senza crescita, l’Europa non ha futuro.  L’invito per questo semestre non è solo ragionare di questione economiche, su cui comunque ci faremo sentire con la nostra forza, quella di un grande Paese fondatore che contribuisce al bilancio più di quanto incassa. Se continuiamo a richiuderci nelle nostre frontiere non andremo da nessuna parte. Il protagonismo dell’Europa non è solo nelle esigenze economiche, negli investimenti delle nostre azienda ma anche nella dimensione umana, perchè voi rappresentate un faro di civiltà, la civilizzazione della globalizzazione. L’Italia non chiede scorciatoie, ma si offre per fare la propria parte. Se dobbiamo unire le nostre burocrazie, vi garantisco che a noi basta la nostra. C’è un’identità da respirare insieme. Non voglio sottovalutare le questioni economiche e finanziarie ma il valore più grande non è questo. Non ci sarà spazio per l’Europa se accetteremo di restare solo un puntino su Google map”. Così il premier ha esortato la Ue a riprendere il ruolo di avanguardia sull’innovazione, il cambiamento climatico, il capitale umano. Faremo di tutto nel nostro semestre, non per recuperare posizioni diverse ma per affermare i valori di investimento sull’Europa. E’ questa la ragione per cui le diverse linee espresse nel Consiglio europeo devono essere ricondotte a unità. Il futuro ha bisogno di noi ma se pensiamo al passaggio del testimone tra Grecia e Italia non pensiamo a cose straordinarie e affascinanti e ricche di suggestione, come il rapporto tra Anchise ed Enea, Pericle e Cicerone, l’agora ed il foro, ma alla crisi finanziaria perché è molto forte nel nostro corpo la ferita della crisi.”. In modo molto elegante e coinvolgente cita in conclusione Ulisse ed il figlio Telemaco, che è destinato ad acquisire l’eredità non formale ma interiore e propedeutica, per riproporre in modo attuale un passato storico da trasferire ai propri figli in una logica di una continuità perenne.

 

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