Anche il Trentino ha avuto il proprio “Mondiale”. Protagonisti i profughi ospitati all’Ostello “Madonna della neve” di Castelfondo e i volontari del Comitato trentino della Croce Rossa italiana, impegnati nella rete dell’accoglienza dei migranti sin dall’Emergenza Nord Africa. E se il Mondiale in Brasile scalda i tifosi, il torneo giocato oggi sul campo davanti all’Ostello di Castelfondo ha certamente riscaldato ulteriormente i cuori. In campo tre squadre: una composta da nigeriani, una da maliani e una rappresentativa della Croce Rossa trentina. La cronaca racconta che sul gradino più alto del podio è salita la squadra maliana, impostasi in finale ai rigori sui giovani nigeriani, ma a vincere oggi è stato soprattutto il desiderio di interpretare i più autentici valori di vicinanza e fratellanza dello sport e della comunità trentina. L’agonismo dei campioni ha lasciato il posto alla solidarieta`, le strette di mano hanno superato le prodezze tecniche e non c’è stato bisogno di cartellini gialli né tanto meno rossi. “Il risultato oggi passa certamente in secondo piano”, spiega Alessandro Brunialti, presidente del Comitato trentino della Croce Rossa. “Abbiamo partecipato volentieri a questa iniziativa perché ha rappresentato non solo un’occasione di gioia e divertimento, ma soprattutto un’opportunità di ulteriore incontro nel percorso di accoglienza e di inclusione di questi giovani”.Accanto ai calciatori impegnati nel triangolare, tutti i cinquantaquattro ragazzi accolti all’Ostello, e giunti dall’Africa per sfuggire a guerre, violenze e persecuzioni, sono scesi idealmente in campo attraverso un tifo che ha allontanato, almeno per qualche ora, i ricordi di un viaggio disumano e la preoccupazione per le famiglie rimaste in patria. Il loro primo desiderio, nel ricostruirsi una vita, è sentirsi parte di una comunità. “Ecco perché – spiegano gli animatori dell’Ostello – fra loro non esiste più una distinzione fra nigeriani e maliani.”Questi giovani, strappati alle acque del Mediterraneo nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum, sono seguiti dalla rete dei soggetti impegnati nell’accoglienza: Cinformi del Dipartimento Salute e Solidarieta` sociale e Protezione civile, con la collaborazione del privato sociale. Fra i protagonisti di questa accoglienza, anche i volontari del Comitato trentino della Croce Rossa, oggi anche sul campo da calcio per una fraterna solidarieta
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