A Risoul vince il polacco Rafael Majka ma Nibali guadagna ancora sui rivali, su tutti Valverde che ha pagato gli ultimi chilometri dell’ascesa finale. Azione da incorniciare per il polacco della Tinkoff, protagonista della lunga fuga di giornata insieme a Mikel Nieve, Geraint Thomas (Sky), Jesus Herrada (Movistar), Joaquim Rodriguez (Katusha), Nicolas Roche (Tinkoff), Peter Sagan, Alessandro De Marchi (Cannondale), Steven Kruijswijk (Belkin), Christophe Riblon (Ag2r), Albert Timmer (Giant), José Serpa (Lampre), Amaël Moinard (Bmc), Cyril Gautier (Europcar), Nicolas Edet, Rein Taaramäe (Cofidis), Simon Yates (Orica). È Joaquim “Purito” Rodriguez a passare primo sul mitico Izoard e in discesa la corsa si anima con l’attacco dell’Ag2r firmato Bardet, terzo in classifica, che prova a scappare via spalleggiato da Peraud ma Nibali è attentissimo e, insieme a Fuglsang, si riposta sui due fuggitivi. Seppur con un po’ di ritardo rientra anche Valverde mentre Pinot in un primo momento era rimasto attardato. Gruppo dei migliori compatto all’imbocco della salita finale di Risoul, Gpm di prima categoria, lunga 12,6 km e con una pendenza media al 6,9%, che vede protagonista subito il solito Alessandro De Marchi che scatta dal gruppo dei fuggitivi insieme a Serpa, presto piantato in asso dal friuliano. Ma ben presto sull’uomo della Liquigas piomba Rafael Majka che sale come un treno involandosi verso la vittoria. Ma ai – 4 Nibali piazza una nuova incredibile rasoiata a cui resiste solo Peraud mentre dietro paga dazio Valverde che si stacca dai vari Van Garderen e Bardet. Alla fine Nibali arriva secondo a 22” da Majka e guadagnando 26 secondi su Bardet e Pinot e un minuto su Valverde,
Sebastiano Borzellino