Una insegnante di Trento che da cinque anni lavorava presso l’Istituto del Sacro Cuore, scuola privata paritaria, è stata convocata dalla direttrice, madre superiora Eugenia Libratore, che dopo averla lodata per le capacità dimostrate nell’isegnamento la ha sottoposta ad un terzo grado circa i suoi orientamenti sessuali. L’insegnante ha dovuto ammettere di essere lesbica ed è stata licenziata. In primis la madre superiora ha smentito la vicenda, poi successivamente ha fornito una spiegazione: “Avevo sentito alcune voci sull’orientamento sessuale della insegnante. Verificato di fatto che non erano voci ma realtà ho sentito forte il dovere di tutelare l’ambiente scolastico. Dovendo scegliere un’insegnante per una scuola cattolica devo fare valutazioni di tipo etico morali. Sono responsabile di mille studenti, ho 137 dipendenti ed ho doveri educativi. Lei non ha neanche risposto alle mie domande sui suoi orientamenti sessuali. Volevo offrirle una via di uscita ed era un modo di offrirle altre possibilità di lavoro. Lei non mi ha neanche risposto e se n’è andata”. Si potrebbe esaminare il tutto da diversi punti di vista ma preferisco limitarmi a fornire la notizia. Considerazioni e commenti le lascio al lettore.
Riprova
La rivoluzione energetica al femminile: le donne guidano gli investimenti nelle energie rinnovabili
La Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto sono le regioni italiane che guidano la …