A Gaza salta la tregua

Israele e’ sotto assedio di un’organizzazione terroristica,  afferma il segretario di Stato degli Stati Uniti, John Kerry,   che accusa Hamas di usare i civili come scudo e di rifiutare ostinatamente un cessate il fuoco. L’Egitto apre il valico di Rafah con la Striscia per una settimana in modo da consentire il passaggio dei feriti. L’offensiva di Israele sul sobborgo Sajaya di Gaza City ha provocato solo oggi 50 morti tra i palestinesi, secondo fonti mediche nella Striscia citate dal sito israeliano Ynet. Tra loro ci sarebbero 17 bambini e 14 donne. Il bilancio dall’inizio delle operazioni supera i 400 palestinesi morti. Dall’8 luglio, dice il portavoce militare israeliano, dalla zona di ‘Sajaya sono stati lanciati da Hamas 140 razzi su Israele,  ed i civili erano stati avvisati di lasciare il posto. Ora la tregua è saltata e sono ripresi i combattimenti.  Il governo di consenso palestinese ha condannato nei termini più forti l’odioso massacro commesso dalle forze dell’occupazione israeliana contro palestinesi innocenti nei dintorni di Sajaya,  che ha portato alla morte di più di 60 civili e al ferimento di altri 400. Il governo ha detto di ritenere crimini di guerra i massacri contro il nostro popolo a Gaza,  che richiedono l’immediato intervento internazionale. L’esercito israeliano ha intensificare l’offensiva terrestre sulla striscia di Gaza, al tredicesimo giorno del conflitto. Ora la fase terrestre dell’operazione ‘Margine protettivo’ si estende, con forze supplementari.   Nelle strutture dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi,  il numero degli sfollati e’ salito a 8o mila. Molti altri, in assenza di altri ripari, si rassegnano a distendersi nei giardini pubblici e anche sui marciapiedi del centro.

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