Il calcio spesso sa regalare storie incredibili. Una di queste arriva nella notte di Champions da Sofia dove il Ludogorets si qualifica per la prima volta ai gironi della massima competizione europea. Fin qui niente di trascendentale, ma ciò che rende speciale questa qualificazione è il modo in cui è arrivata. Già al 90′ si è avuto il sentore che potesse essere una notte magica col capolavoro balistico di Wanderson che manda i bulgari e lo Steaua Bucarest ai supplementari. Al 120′ l’episodio che cambia la storia della partita e di un giocatore: Cosmin Moti. All’ultimo minuto il portiere Stojanov si fa espellere per fallo da ultimo uomo e, finiti i cambi, in porta va proprio Moti, difensore con un passato nel Siena di Giampaolo. Dopo aver segnato il proprio tiro dagli 11 metri, Moti, che si muove sulla linea come Dudek e Grobbelaar, para il rigore di Parvulescu dopo l’errore proprio di Wanderson. Si va in gol per quattordici rigori fino a quando Moti diventa eroe bloccando il penalty di Rapa. Il Ludogorets va in Champions, Moti entra nella storia del calcio europeo e a lui il presidente Aleksandrov intitolerà una tribuna dello stadio.
Sebastiano Borzellino