Riforma della giustizia e scontri di governo

Oggi Matteo Renzi ed il Guardasigilli Andrea Orlando si incontreranno per esaminare nel dettaglio i passaggi della riforma giustizia da approvare nel Consiglio dei ministri di domani. Orlando ci ha lavorato tutta l’estate ed ieri i suoi tecnici hanno inviato a palazzo Chigi i testi delle future leggi. In realtà la maggioranza appare divisa sulla riforma ed al Senato sarà necessario ricevere un “soccorso azzurro” di Silvio Berlusconi. Al Senato il governo può contare su 169 voti, ovvero solo 9 in più della maggioranza assoluta e diventa indispensabile trovare punti condivisi con l’opposizione. Alla Camera il problema non si pone perché in essa la maggioranza è blindata. Il terreno di scontro è il penale con la prescrizione e le intercettazioni. L’intera riforma è comunque pronta e domani saranno presentati i famosi 12 punti approvati il 30 giugno, tranne le nuove regole riguardanti il Csm. Ci sarà una riforma delle prescrizioni con il “processo breve” ed una nuova formula di responsabilità civile per le toghe, unite ad un “divorzio breve” davanti ad un funzionario dello Stato civile. Innovazioni importanti riformeranno il processo civile con la conciliazione obbligatoria ed i nuovi tribunali di famiglia ed impresa. Poi, nuovo falso in bilancio ed il reato di auto-riciclaggio. Novità importanti arriveranno anche nel processo penale in cui all’articolo 8 verrà fatto divieto di “trascrizione, anche sommaria, delle conversazioni casualmente intercettate, salvo il potere del pm di disporre diversamente, al fine di verificare l’esistenza di notizie di reato”. E’, in pratica, la tutela dei cosiddetti terzi, persone che non sono indagate e finiscono in una registrazione. Sugli ascolti sarà necessaria una delega di governo per “prevedere disposizioni dirette a garantire la riservatezza delle comunicazioni oggetto di intercettazioni attraverso prescrizioni che incidano anche sulle modalità di utilizzazione dei risultati della captazione”. E’ quanto richiesto con forza da Ncd che non si accontenterà semplicemente della delega. Sarà poi dimezzato in mille giorni l’arretrato del civile ed il processo di primo grado sarà fatto in un anno anzichè in tre anni. I tribunali saranno chiusi solo per venti giorni e non più da agosto al 13 settembre. Cambierà poi la regola dell’automatismo nei processi per la richiesta d’Appello,  perché pm ed imputato dovranno spiegare nel dettaglio il motivo che li spinge a cercare la via per un nuovo processo. Per la Suprema corte niente processo in caso di doppia conforme. E’ definitiva poi la formula della responsabilità civile che non è condivisa da Forza Italia che appare molto scontenta sulla riforma e preannuncia un’opposizione dura.

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