Gli ingredienti ci sono tutti: un’ambientazione tipica della Sicilia dell’entroterra, una società atavica con i suoi modi di fare, le sue usanze, i suoi ritmi. Finestre e pareti che nascondono accordi, amori proibiti e chiacchiere da paese. E poi l’omicidio e una borsa che scompare con il suo prezioso contenuto. Ad andarci di mezzo è il piccolo Enzo, che diviene l’emblema di una comunità che punisce chi non segue le regole. Sono queste le premesse di La borsa dell’avvocato, giallo di paese che verrà risolto grazie al prezioso contributo di un maresciallo dei carabinieri alla sua ultima indagine. Così il retro di copertina del romanzo, edito da Kimerik e distribuito da Feltrinelli, “La borsa dell’avvocato”, il primo romanzo del messinese Giuseppe Quattrocchi, da sempre impegnato nel settore della comunicazione, e della televisione in particolare. Quattrocchi, che “si dimostra in questo romanzo abile pittore di personaggi, situazioni, intrecci e fortunati, non per tutti, epiloghi”, incontrerà i suoi lettori nel Salone delle Bandiere al Comune di Messina, mercoledì 10 settembre prossimo. Dialogheranno con l’autore Egidio Bernava e il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato. Feltrinelli Point Messina curerà il desk libri. Durante una noiosissima attesa in un ufficio postale, fui colpito, racconta l’autore, da una frase che una donna pronunciò ad alta voce, essendosi accorta che il ragazzino che era con lei era uscito fuori dall’ufficio. E’ quella frase la frase d’apertura del romanzo. Da lì Quattrocchi è partito per immaginare la storia che ha dato vita al suo primo romanzo.
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