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Lucas Papademos alla guida, in Grecia, del nuovo governo di unita’ nazionale – in cui entra anche la destra con tre dicasteri – per uscire dalla ”difficile situazione”, rispettando le misure chieste dall’Ue senza le quali le casse di Atene, in grado di reggere solo un mese, non riceveranno la nuova tranche di aiuti. A distanza di 22 anni (era il 1989) dal primo e brevissimo esperimento di governo di coalizione, tra Nea Dimocratia di centro-destra e i comunisti dell’allora Synaspismos, la Grecia ha dato vita oggi al nuovo governo di salvezza nazionale che vede alleati per la prima volta il socialista Pasok, dell’ex premier Giorgio Papandreou, con il partito di Antonis Samaras ed il contributo del piccolo partito di destra Laos cui e’ andato il ministero dei Trasporti (a Machis Voridis). In tutto il nuovo governo e’ composto da 49 persone tra ministri e sottosegretari di cui quattro del Laos, sette di Nea Dimocratia e 38 del Pasok. Fatto il governo, tocca ora a Papademos, 64 anni e fama internazionale di grande economista, cercare di rimettere in sesto la Grecia, alle prese con una crisi senza precedenti e ormai al terzo anno di recessione. Il nuovo governo, pertanto, deve rassicurare sulla stabilita’ politica del Paese con un esecutivo capace di agire con decisione e attuare con urgenza tutte le misure necessarie per far uscire il Paese dalla crisi.
