Nel nostro sistema immunitario, è presente una molecola che è capace di difendere il nostro organismo dai batteri. Ed è così efficace che potrebbe servire da base per elaborare nuove cure contro la sepsi, cioè la pericolosissima invasione di patogeni nel sangue. La scoperta è contenuta in uno studio appena pubblicato su Cell, ed è nata dalla collaborazione fra l’Università di Milano-Bicocca e l’Harvard Medical School di Boston.
La molecola in questione si chiama CD14, e si trova sulla superficie delle cellule dell’immunità innata, ovvero le “forze dell’ordine” del nostro sistema immunitario. Nello studio, i ricercatori hanno messo in luce un nuovo meccanismo molecolare legato proprio a CD14 che porta alla produzione di particolari proteine (gli interferoni I) capaci di ostacolare l’infezione dei batteri.
“Questa scoperta – spiega Francesca Granucci, professore associato che dirige i laboratori di Immunologia cellulare e molecolare alla Bicocca – è importante perchè apre nuove strade per bloccare risposte immunitarie incontrollate, come accade per alcune forme di sepsi”.
L’invasione di batteri nel circolo sanguigno, dicono gli esperti, è ancora oggi la principale causa di ricovero e morte nelle unità di terapia intensiva, con una mortalità che varia tra il 30 e il 50 per cento. Nei soli Stati Uniti si contano più di 750.000 casi all’anno e 250.000 mila morti. “E’ possibile quindi pensare – conclude Granucci – di creare molecole specifiche in grado di bloccare il CD14, eliminando così la produzione di interferoni, che sono principale causa dello shock settico”.