“Il piano che stiamo approvando qui non riguarda il bene di un Paese, ma il futuro di tutta l’Europa: molte delle nostre difficoltà vengono da noi stessi, ma se non andiamo avanti rischiamo di tradire il sogno europeo. C’è una generazione che vive già in un’altra Europa: se vogliamo essere fedeli a quel messaggio dobbiamo recuperare quell’ideale. O ci mettiamo più speranza o rischiamo di perdere la sfida di un’intera generazione”, ha detto il premier Matteo Renzi all’assemblea degli eurodeputati S&D. Dopo le riforme corpose punteremo al new deal europeo. Il primo programma corposo di riforme che si sta componendo: in Ue nessuno ci dice più di fare i compiti a casa. La nostra parte l’abbiamo fatta, dal primo gennaio saremo molto più duri per puntare verso un new deal europeo. Qualcosa si muove: un grande italiano, Galileo, lo diceva su cose più serie. Io lo dico sull’Europa. Anche se può sembrare strano citarlo nel giorno della visita del papa”. E’ un passaggio ironico del premier Matteo Renzi per sottolineare il vento nuovo che soffia in Europa.
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Quell’allergia alle regole e ai controlli
L’esecutivo sta dimostrando in questi giorni un’insofferenza ai poteri super partes. E’ un atteggiamento che …