Vincenzo Pellegrino è un artista poliedrico: poeta, scrittore, scenografo, vignettista, scultore, studioso di storia dell’arte. Ha scritto per “Lo stato delle cose – pensiero critico e scrittura”, collabora con l’associazione culturale internazionale “Medioevo International”. Ha realizzato il “Premio Toto” organizzato dall’Ente A. De Curtis; il premio nazionale fotografia “Pellicola d’argento”. È autore di testi teatrali e di letteratura per ragazzi. Ha curato la regia di “La borsa di Mary Poppins”. Scrive attualmente di cultura per l’online Blogtaormina. Di lui è stato pubblicato in questi giorni “La tessera di grigio crisoprasio e I dieci fogli di Taormina” con un saggio introduttivo sulla poesia. Musa ispiratrice dell’ ebook è Taormina, la Perla dell’Ionio, che Pellegrino ha visitato e di cui la bellezza paesaggistica lo ha colpito profondamente. Per l’artista i vicoli, gli angoli, i monumenti, gli scorci, le visuali di Taormina hanno un’energia che vibra senza fine e coinvolge tutti i suoi sensi e soprattutto la sua anima. Per l’autore-poeta, che nel saggio introduttivo si chiede e ci chiede se esiste un luogo geografico della poesia, la risposta giunge semplice dopo una ricerca difficile che attraversa il mondo reale e quello interiore, l’empirismo e l’idealismo, il fisico e il metafisico. Giunge dopo aver sostato nel luogo dove avviene la concentrazione più profonda e la giusta disposizione verso le cose e verso gli altri: in una stanza tutta per sé. Giunge dopo aver attraversato quel luogo di passaggio obbligato da dentro a fuori e viceversa: la soglia di accesso reale e simbolica di ogni mutamento. Giunge soprattutto nel luogo dove siamo nati, cresciuti o che amiamo di più, dove ci troviamo, ritroviamo, ci incontriamo e scontriamo, dove troviamo la concentrazione, la giusta disposizione: il paese natale o un luogo reale che alimenta in noi la forza della speranza. Per Vincenzo Pellegrino la risposta e quel luogo è Taormina: posto ideale evocativo ricco di storia e di storie, di vibrazioni, di profumi e di colori. E come Sisifo che aveva osato sfidare gli dei e per punizione deve spingere un masso dalla base alla cima di un monte in questo libro la salita, l’attesa e la discesa del mito assumono un pieno significato nell’essenza stessa della poesia e il crisoprasio una volta indossato ti rende consapevole che il sacro è proprio vicino a te, basta cercarlo. Il libro di Vincenzo Pellegrino è un atto d’amore verso Taormina. Pellegrino ne ha colto l’anima e ne è entrato in empatia, confermando ancora una volta come uno “straniero” riesce a leggere meglio i caratteri di questa città.
Milena Privitera