Il continuo appellarsi alla presunta autorità morale delle Nazioni Unite è un modo ipocrita di nascondere l’inconsistenza della nostra politica estera.
Va chiarito subito a beneficio dei pacifisti di comodo, che a secondo delle opportunità sono pronti subito a salire sul carro della ‘pace’ e a tacciare di guerrafondai chi osa pensarla diversamente, che è giusto non affrettare i tempi per un’eventuale azione militare contro l’Isis in libia e ricorrere alle vie diplomatiche. E’ altrettanto giusto e doveroso da parte dell’Italia guardare alle NU come la sede più adeguata dalla quale partire per qualunque via futura si scelga. Ma da ciò a considerare l’ONU come una sorta di icona della moralità e dell’eticità universalmente riconosciuta, ce ne passa. Solo in Italia una parte dell’opinione pubblica e la quasi totalità della classe politica vede nei pronunciamenti dell’ONU la coscienza di una giustizia assoluta ed inappellabile e non già come un deliberato di conformità allo statuto che la regge. E’ d’uopo ricordare che ogni deliberato proviene da un’assemblea di stati e non da un’autorità super partes, quindi frutto di compromessi inevitabili. Del resto il carattere eminentemente politico dei pronunciamenti e per nulla etici è sottolineato in modo chiaro ed inequivocabile da una norma del suo statuto, cioè quando istituisce il diritto di veto. Infatti vige la regola per cui qualunque verdetto dell’Assemblea generale degli Stati è resa inefficace dal diritto riconosciuto ai 5 membri permanenti (USA, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) di opporre la loro volontà contraria. Del resto i più convinti paladini di una presunta autorità morale dell’ONU sono i politici, le gerarchie Vaticane e gran parte dell’opinione pubblica cattolica che in caso di probabili eventi bellici gridano al ricorso all’autorità’morale’ delle Nazioni Unite. Ma al contrario se ne dimenticano quando si tratta di affrontare temi etici strictu sensu, quali l’eutanasia, l’aborto , la parità di genere, il rispetto delle donne e della loro dignità, il razzismo etc, o quanto meno in questo non riconoscono all’ONU nessuna autorità morale. E’ del tutto evidente che il ritornello, ormai stonato. del ricorso alle NU per dirimere le controversie militari tra gli Stati, in Europa e soprattutto in Italia nasconde l’inconsistenza della propria politica estera. Anche il concetto di auto difesa non esiste più, c’è sempre bisogno del consenso di qualcuno. Questo qualcuno ci indicherà, purtroppo quello che a lui può essere più utile.