“Noi non vogliamo cambiare Paese ma cambiare il Paese, non intendiamo arrenderci a questa situazione… “. In collegamento telefonico con la convention azzurra di Antonio Tajani a Roma, Silvio Berlusconi torna a criticare il governo Renzi denunciando “l’oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica” attuale che “fa dire al 51 per cento degli italiani che preferirebbe cambiare Paese”. Dopo tre governi non eletti dal popolo ora ci troviamo di fronte ad una non democrazia, che ci sottopone ad una oppressione fiscale, giudiziaria e burocratica”, che ci porta ad andar via, ma noi non vogliamo cambiare Paese, vogliamo rinnovarlo. L’attacco al governo Renzi, passa anche per il ruolo dell’Italia in Europa. ”Siamo irrilevanti in Europa il semestre si è chiuso senza risultati e il nostro commissario, l’Alto rappresentante per la politica estera, è escluso dalle trattative”. Berlusconi coglie l’occasione per puntare il dito su quei partiti che fanno della protesta e dello sfascio la loro bandiera, mettendo l’accento sulla diversità del partito azzurro. Noi rappresentiamo quella maggioranza tranquilla, coraggiosa e di buonsenso del Paese, non siamo portatori né di estremismi né di disfattismi.
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Quell’allergia alle regole e ai controlli
L’esecutivo sta dimostrando in questi giorni un’insofferenza ai poteri super partes. E’ un atteggiamento che …