Google-muri, il cielo in una stanza

Se il brevetto registrato da Google avrà successo, bisognerà trovare un’altra metafora per esprimere la stessa sensazione di intimità e di raccoglimento, perché l’azienda di Mountain View ha intenzione di arrampicarsi letteralmente sui muri delle nostre case e di trasformarli in altrettanti terminali di computer e smartphone. Sta infatti pensando di produrre una speciale vernice trasparente “foto-reattiva” con la quale coprire le pareti di casa. L’idea è quella di proiettare su ogni Google-muro immagini ad alta risoluzione, molto stabili, e anche aggiornabili, compatibili con la proiezione di un video. Google ha in mente di trasformare le pareti in schermi simili a quelli dei libri elettronici, in modo che l’ambiente e l’umore di casa cambino in virtù di ciò che si sceglie di proiettare. Va da sé che la fonte di immagini e dati sarebbero computer e smartphone. È l’idea di connessione che si dilata e niente risparmia. L ’idea di entrare nelle case private con immagini e messaggi per la costruzione di stati d’animo artificiali, fa pensare a  film e libri di fantascienza a sfondo sociale, a cominciare dai classici e disturbanti “1984” di George Orwell e “Fahreneit 451” di Ray Bradbury. Vedremo che ne sarà del brevetto per la vernice “foto-reattiva”.  

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