Lo annunciò in diretta, a Radio Radicale. Con la voce spezzata dalla commozione, Emma Bonino, lo scorso 12 gennaio, decise di parlare della sua ennesima battaglia, forse quella più dura della sua vita: un cancro al polmone. Disse che avrebbe affrontato sei mesi di chemioterapia, e che lei non era il suo male. Ed oggi sceglie ancora una volta radio Radicale per annunciare che gli esami clinici e la tac fatti in questi giorni “evidenziano una disapparizione di ogni evidenza di cancro”. “É il meglio che mi potevo aspettare”, dice la Emma delle lotte, da quella per la legalizzazione dell’aborto, al divorzio, al dialogo con il mondo arabo. Anche Papa Bergoglio, neanche un mese fa, la chiamò per dirle di “tenere duro”. E lei ha tenuto duro, sin dal primo giorno, sin da quando si rivolse “a tutti coloro che in Italia e altrove affrontano questa o altre prove”. Anche oggi si è rivolta a chi, come lei, affronta questa sfida: “Il mio è anche un messaggio di speranza che voglio dare a tutti quelli che a milioni stanno seguendo dei percorsi e delle terapie per questo tipo o altro tipo di sfide che ci troviamo ad affrontare”. Certo, la strada è ancora lunga. “So bene che, come scrive il bollettino, è solamente una tappa, che dovrò fare bene adesso questa radio terapia preventiva al cervello – ammette la Bonino – e poi un periodo di riposo abbastanza lungo che mi è stato prescritto proprio per evitare ricadute percentualmente molto alte in questo tipo di cancro nei primi 12 mesi dopo il trattamento”
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