Wikileaks. La “talpa” Manning processato il 16 dicembre

E’ stata fissata per il prossimo 16 dicembre, la prima udienza del processo a carico del soldato americano Bradley Manning.  L’ex analista dei servizi segreti militari, è accusato di essere stato la “talpa” per  aver fornito migliaia di documenti riservati del Pentagono e del dipartimento di Stato a Wikileaks. Il processo si svolgerà nella base militare di Fort Meade, in Maryland.

Stando a quanto riferito dal Pentagono, si tratterà del procedimento preliminare, noto come articolo 32, in cui accusa e difesa potranno esporre le rispettive posizioni, citare e contro interrogare testimoni. L’udienza durerà cinque giorni.

Nel comunicato del Pentagono si precisa Manning sarà chiamato a rispondere di “collusione con il nemico”, “diffusione di informazioni militari”, “pubblicazione su internet di informazioni, rendendole accessibili al nemico”, “frode e violazione del regolamento militare”. L’avvocato del soldato, David Coombs, ha scritto sul suo blog che l’udienza consentirà di “valutare la forza e la debolezza della posizione del governo e di fornire alla difesa la possibilità di ottenere” nuovi elementi prima del processo davanti alla corte marziale.

Manning, 23 anni, è in prigione dal luglio 2010. All’inizio dell’anno aveva denunciato maltrattamenti e ad aprile è stato trasferito nel carcere di Fort Leavenworh, in Kansas, dopo mesi di detenzione nella prigione militare di Quantico, in Virginia, dove era tenuto in una cella d’isolamento 23 ore su 24.

L’analista dei servizi segreti in Iraq è sospettato di aver fornito a WikiLeaks, che li ha resi pubblici, documenti militari americani sulle guerre in Iraq e in Afghanistan, e migliaia di cablogrammi diplomatici del dipartimento di Stato. Rischia l’ergastolo.

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