Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri a palazzo Chigi, Roma, 03 marzo 2015. ANSA/ETTORE FERRARI

Scuola, Pd: avanti in tempi brevi, c’è impegno del governo

ROMA – Vogliono dare una svolta all’impasse in cui si trova il ddl la ‘buona scuola’ e soprattutto alle cento mila assunzioni. C’è l’impegno del Governo, ma contro hanno tremila emendamenti e il rischio che possa slittare tutto di un anno c’è, come paventato dallo stesso Premier Renzi qualche giorno fa: “Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano i precari. Si andrà al prossimo anno”. Ma oggi, appunto, c’è stata l’accelerazione. E’ stata infatti convocata questa mattina, a Palazzo Chigi, una riunione sulla riforma della scuola, che martedì riprenderà il suo cammino al Senato. Renzi ha riunito i parlamentari Pd delle Commissioni competenti di Camera e Senato, i capigruppo e il presidente della Commissione Cultura di Palazzo Madama, Andrea Marcucci. All’incontro era presente il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e il ministro dell Riforme, Maria Elena Boschi. Circondato da un esercito di fedelissimi, è stato deciso che la prossima settimana, apprende Askanews, verrà presentato il maxiemendamento nei primi giorni al testo di riforma da sottoporre poi al Senato. Se ciò non dovesse bastare, l’Esecutivo è pronto a un ulteriore colpo di fiducia per far concludere in tempi brevi l’iter della buona scuola. Dunque, un’accelerazione decisa sulla riforma per rispettare i tempi prefissati, tentando il tutto per tutto per tenere aperto il dialogo. “C’è tutto l’impegno del governo per andare avanti con le assunzioni e rispettare i tempi”, ha detto infatti il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. “C’è l’intenzione – prosegue – per approvare il provvedimento sulla scuola nei tempi più rapidi possibili ma chiediamo allo stesso tempo alle opposizioni di collaborare perché con 3 mila emendamenti non si può approvare la riforma e se si continua così è solo un modo per rallentare i tempi”. Il presidente della Commissione Istruzione del Senato, Andrea Marcucci, dal canto suo ha assicurato di aver “parlato di come riuscire a concludere l’iter nei tempi più rapidi possibili”. Intanto però cominciano già a circolare alcuni numeri su alunni e insegnanti per il prossimo anno scolastico: nelle scuole elementari, medie e superiori dell’Emilia-Romagna, ad esempio, ci sarà un aumento dell’1,65% di alunni, -0,01% a livello nazionale. C’è però una mancanza di 3.600 posti per personale docente e mille per personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario), come denunciato dai sindacati della Scuola Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Una situazione che rispecchia probabilmente tante altre e che rischia di diventare problematica senza nuove assunzioni. Da parte sua, Renzi ha iniziato però una girandola di incontri operativi, partita con l’incontro tenutosi a Palazzo Chigi. Un giro d’orizzonte dal quale emerge una richiesta di collaborazione alle opposizioni, soprattutto sul famigerato tema degli emendamenti, e l’impegno a chiudere rapidamente l’iter al Senato. Staremo a vedere.

Alessandro Moschini

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