Dopo la Seconda guerra mondiale, molte persone lasciarono le campagne, spostandosi ad Atene così, la città triplicò i suoi abitanti. Ora, con la crisi economica che sta interessando la Grecia, ha dato il via a un “controesodo”. Infatti, i greci che abbandonano la capitale e i suoi 4 milioni di residenti, ovvero oltre il 40% del totale della popolazione, ritornano al paese o all’isola natia. Se i giovani laureati greci preferiscono cercare un lavoro all’estero, chi è più grande di età quando perde l’impiego tende a ritornare alle origini e a iniziare una nuova attività legata ai campi. Lo riporta il settimanale francese “Le Point”, spiegando che un segno del nuovo trend è l’aumento del 7% dal 2008 dell’impiego in agricoltura, mentre il tasso degli agricoltori attivi che era l’11,3% tre anni fa è salito al 12,5% nel 2010. I “nuovi” agricoltori hanno un’età compresa tra i 45 e i 65 anni. Come Elisabeth Kokoreli e il suo compagno Vanguelis Tsprounis che dall’inizio dell’anno scolastico si sono trasferiti sull’isola Eubea perchè non avevano più i mezzi per vivere ad Atene: le spese mensili della famiglia erano intorno ai 3mila euro, il doppio delle entrate. Le figlie ora vanno a scuola a Vassilika e la madre è convinta che l’avvenire di tutta la famiglia “sarà migliore” sull’isola.
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