E’ stato depositato presso il Tribunale di Napoli il ricorso avverso e per l’annullamento del decreto del presidente del Consiglio con cui è stata disposta la sospensione dalla carica del neo eletto presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. A renderlo noto è stato il deputato Pd e avvocato di De Luca, Fulvio Bonavitacola. Siamo assolutamente sereni e fiduciosi, è il commento secco di De Luca che aggiunge: “Nel frattempo, continuiamo a lavorare sulle principali questioni relative alle politiche regionali. Siamo pienamente impegnati sull’emergenze ambientali e occupazionali. Dovremo far fronte, nei prossimi giorni, a scadenze legate ai fondi europei, ai tetti di spesa sanitaria, al trasporto pubblico locale per il quale bisognerà evitare ogni interruzione. Il nostro lavoro guardando, come sempre, agli interessi delle nostre comunità, e assumendoci le nostre responsabilità verso i cittadini campani”. Secondo quanto confermato dal legale di De Luca, nel ricorso depositato si fa riferimento esplicito a due provvedimenti avversi alla legge Severino. Si tratta dell’ordinanza del 27 gennaio scorso emessa dalla Corte di Appello di Bari con la quale si è stabilita la cessazione temporanea degli effetti della legge Severino a causa di legittimi dubbi di costituzionalità, oltre alla recente ordinanza del 25 giugno emessa dalla prima sezione del tribunale civile di Napoli a favore del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. “La legge Severino è stata quindi già oggetto di dubbi di costituzionalità”. Auspichiamo tempi brevi nella decisione dei giudici e chiediamo un provvedimento cautelare nelle more del pronunciamento della Corte Costituzionale che il 20 ottobre prossimo dovrà esprimersi sulla questione di legittimità delle legge Severino”. Intanto si è svolto un presidio di attivisti, consiglieri regionali e parlamentari del Movimento Cinque Stelle, disoccupati organizzati e attivisti di Ncd all’esterno del palazzo del Consiglio regionale della Campania al Centro direzionale di Napoli. I manifestanti questa mattina si sono recati in Consiglio regionale nonostante la seduta di insediamento, prevista per le ore 10, sia stata “sconvocata” ieri dal consigliere anziano Rosetta D’Amelio, preso atto del decreto di sospensione del governatore Vincenzo De Luca, firmato dal premier Matteo Renzi. Una decisione che, per il deputato del Movimento Cinque Stelle Salvatore Micillo, è “un atto illegittimo dalle conseguenze legali ancora più gravi”; nella prima seduta, ricorda Micillo, il Consiglio deve assolutamente prendere atto della sospensione di De Luca, è un atto dovuto per legge.. “In Campania si sta consumando qualcosa di incredibile”, afferma il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo dal titolo ‘La Campania nel caos per colpa del Pd #DeLucaVattene’. Ci sono tanti cittadini campani che stamattina hanno chiesto di far partire i lavori del loro Consiglio regionale. E il Pd sta impedendo la formazione del consiglio regionale, perché se si riunisse dovrebbe prendere atto che si deve andare a nuove elezioni, perdendo la poltrona. La Campania non ha un governo e un Consiglio regionale da oltre un mese. La giunta non può formarsi perché il condannato De Luca per legge non può fare il presidente, come avevamo avvisato noi in campagna elettorale, aggiunge l’esponente M5S.
Cocis