epaselect epa04840242 A muslim woman visits the Potocari Memorial Center in Srebrenica, Bosnia and Herzegovina, 10 July 2015. A total of 136 newly-identified Bosnian Muslims will be buried on 11 July 2015 as part of a memorial ceremony to mark the 18th anniversary of the Srebrenica massacre. July 2015 marks the 20-year anniversary of the Srebrenica Massacre that saw more than 8,000 Bosnians men and boys killed by Bosnian Serb forces during the Bosnian war. EPA/VALDRIN XHEMAJ

Srebrenica, sassi contro il premier serbo Vucic

Il premier serbo Alaksandar Vucic ha lasciato la cerimonia a Srebrenica, al mausoleo di Potocari, indetta per il 20esimo anniversario del massacro compiuto nel 1995 dalle forze serbe. Dopo essere stato colpito da una pietra lanciata dalla folla inferocita Vucic ha abbandonato le celebrazioni del genocidio ritornando a Belgrado. All’ingresso del cimitero, dove era in programma la tumulazione di alcune delle vittime del genocidio, la folla è riuscita ad abbattere le barriere di protezione, dirigendosi verso Vucic, gettando pietre, bottigliette d’acqua e scarpe. Nel mausoleo di Potocari sono sepolte le vittime del genocidio.  Prima di raggiungere Srebrenica per la commemorazione del massacro compiuto nel 1995 dalle forze serbe, di almeno 8mila tra uomini e bambini musulmani, Vučić aveva diffuso una lettera aperta in cui condannava l’eccidio. Durante la visita al mausoleo, il premier serbo aveva appena deposto un fiore davanti al monumento che ricorda i nomi delle oltre 6.200 vittime identificate e sepolte nel cimitero quando la folla ha iniziato a scandire Allah akbar (dio è grande), lanciando pietre e bottiglie di vetro. Circondato dalle guardie del corpo, Vučić è riuscito a lasciare il cimitero tra gli appelli alla calma degli organizzatori.

 

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