ROMA – Buone notizie per una parte dei pensionati. Oggi infatti 4,5 milioni di pensionati con un reddito inferiore a 1.500 euro percepiranno 796,27 euro di arretrati. Arriva quindi il ‘risarcimento’ dopo la bocciatura della Corte Costituzionale del mancato adeguamento degli assegni scattato nel 2012 e deciso dal governo Monti. In particolare, l’una tantum comprende 210,6 euro di arretrati relativi al 2012, 447,2 euro per il 2013, 89,96 per il 2014 e 48,51 per il 2015. A partire dal 2016, invece, l’assegno mensile percepito dal pensionato sara di 1.541,75 euro.
Critiche arrivano dalla Uil. Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, e Romano Bellissima, segretario generale della Uil pensionati, spiegano che con il decreto 65 del 2015 approvato dal Parlamento “non si è attuata la sentenza dell’Alta Corte che ha dichiarato incostituzionale il blocco della perequazione delle pensioni introdotto dal Governo Monti”. Secondo i calcoli del sindacato la percentuale di rimborsi che arriverà ai pensionati sarà tra il 10,82 e il 37,27% del dovuto, a seconda dell’ammontare delle pensioni. “E’ una grandissima ingiustizia – attaccano Proietti e Bellissima – contro la quale la Uil e la Uil Pensionati si sono battute e continueranno a battersi. Si sono privati milioni di pensionati di risorse legittime che potevano utilmente sostenere la ripresa dei consumi e aiutare i primi segnali di ripresa dell’economia italiana”.
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