E’ sotto shock il mondo del baseball americano per la morte del piccolo Kaiser Carlile, nove anni, colpito ieri da un battitore alla testa durante il riscaldamento per una partita. Kaiser, appassionato di baseball, era un ‘bat boy’ dei Liberal Bee Jays del Kansas, la sua squadra preferita. Il suo compito era andare avanti e indietro sul campo per portare le mazze e le attrezzature ai giocatori. Sabato scorso era in campo a Wichita per assistere come sempre la sua squadra durante una partita delle World Series del National Baseball Congress (Nbc), una lega di squadre di dilettanti e semiprofessionisti. Un battitore che si stava allenando non lo ha visto arrivare e lo ha colpito accidentalmente alla testa con la mazza. Kaiser, che voleva portargli un’altra mazza di riserva, indossava un casco, ma a nulla non è servito. Il piccolo è stato subito soccorso e trasportato in ospedale, dove però è morto il giorno dopo.
I Liberal Bee Jays non hanno divulgato il nome del giocatore che ha colpito il piccolo, mentre la Nbc ha fatto sapere di aver sospeso l’utilizzo dei bat boy nel corso delle partite delle World Series. Sul web le immagini degli ultimi istanti di vita del piccolo sono diventate virali. Foto strazianti prese immediatamente dopo il colpo: Gavin Wehby, uno dei giocatori dei Liberal Bee Jays abbraccia il piccolo prima che arrivino i soccorsi. Kaiser, non si muove, è esanime, sui capelli biondi appena un po’ di sangue. Tutto intorno gli sguardi attoniti e disperati dei presenti in attesa dei soccorsi. Poco dopo, mentre Kaiser veniva portato all’ospedale Via Christi St. Francis i giocatori di entrambe le squadre pregavano inginocchiati a terra in cerchio. In conferenza stampa qualcuno dei giocatori è scoppiato in lacrime. Il pitcher, Kadon Simmons, piangendo ha dichiarato: È incredibile quanto qualcuno può toccare la tua vita all’improvviso e influenzarla tanto. “Era uno di noi. Era la nostra scintilla”.
E ancora più toccante è stata la reazione del padre del bambino, Chad Carlile: distrutto, ha avuto parole di comprensione per la squadra: “Non c’è rabbia per quanto è accaduto”, ha affermato. “Non voglio dare la colpa a nessuno. E’ stato solo un drammatico incidente, e non si può cambiare”. Kaiser aveva un vero desiderio di fare le cose per bene, ha detto in un’intervista al Washington Post il portavoce dei Liberal Bee Jays, Roy Allen. Voleva fare buona impressione sui nostri giocatori e si era guadagnato 30 fratelli maggiori.
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