Donald Trump è stata la star, ieri sera, del primo dibattito repubblicano sulla strada della nomination per la corsa alla Casa Bianca, e ha subito messo le carte in tavola: il miliardario di New York potrebbe presentarsi come indipendente se non riuscisse a diventare il candidato del Partito. Il magnate immobiliare ha risposto alle domande dei moderatori della Fox News al fianco di nove contendenti, scelti dall’emittente di Rupert Murdoch sulla base dei risultati di recenti sondaggi nazionali, riporta la Bbc online.
E non ha fatto nulla per smorzare le controversie, tenendosi così saldamente in testa alla corsa repubblicana. Come nel caso delle sue posizioni sulle donne, che in passato Trump ha definito – tra l’altro – “grassi maiali”, “cani” e “animali disgustosi”, come gli ha ricordato la moderatrice Megyn Kelly. Trump non si è mosso di un millimetro. Anzi, ha detto che il più grande problema del Paese è proprio quello di voler essere sempre ‘politically correct’. E il suo più stretto rivale, Jeb Bush, non ha resistito a criticarlo per i suoi pesanti commenti nei confronti degli immigrati (gli immigrati messicani sono violentatori, ndr), che secondo l’ex governatore della Florida lo rendono un personaggio controverso: “Non vinceremo facendo ciò che Barack Obama e Hillary Clinton fanno ogni giorno, dividendo il Paese”, lo ha ammonito Bush.
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