Biodiversità urbana, nasce a Milano il primo apiario d’artista

Nasce a Milano il primo apiario d’artista. L’appuntamento è per domenica 4 ottobre, non lontano dalla stazione Centrale di Milano. Qui le api metropolitane avranno a disposizione originali e colorate arnie di designer e creativi internazionali, tra cui Bee Collective, Judith Cowan, Simone Berti, Lois Weinberger e molti altri. L’oasi urbana, presso gli Orti di via Padova, è un progetto realizzato da Green Island, in collaborazione con Legambiente, per la salvaguardia della biodiversità urbana e il recupero di aree verdi dismesse. Il progetto prevede la messa in opera di almeno 10 arnie artistiche e ogni anno sarà aggiunta una nuova arnia creativa, realizzata da artigiani locali. Per l’inaugurazione di ottobre saranno realizzate due nuove arnie su disegno dell’artista bosniaco Igor Sovilj e dell’autore italiano Gianmaria Conti. Non solo,  insieme alla comunità locale e con l’aiuto di apicoltori professionisti si produrrà il miele urbano Mi-Mi ‘Miele Milano’, la cui prima raccolta è prevista per la primavera 2016. L’installazione di questa oasi urbana prevede anche la semina di un tappeto fiorito con specie botaniche adatte ad attirare gli impollinatori, tra cui lupini, borragine, timo, trifogli, in collaborazione con VerdeVivo, grazie alla miscela di semi selvatici utili alla biodiversità. Il mix di semi VerdeVivo è contenuto presso il Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard, in Norvegia, dove ha la sede la banca mondiale di sementi che si trova sull’isola di Spitsbergen nell’arcipelago di Svalbard. Per finanziare il progetto è partita una campagna di crowdfunding ‘Adotta un’Arnia’: con un contributo a partire da 300 euro si potrà ricevere il miele milanese e attivare un’azione positiva di salvaguardia dell’ambiente. All’estero, l’esperienza dell’allevamento delle api in città è già consolidata, da New York a Londra, da Tokyo a Berlino fino a Parigi. Adesso l’esperienza sta partendo anche a Milano e in altre città italiane come Formigine (Modena). Claudia Zanfi, ideatrice e curatrice del progetto, sottolinea che non si tratta solo di una moda: “Gli impollinatori proteggono la biodiversità urbana, sono sensori preziosi per monitorare la qualità dell’aria e della vita nella nostra città”. Gli apiari urbani, infatti, consentono di effettuare studi di bio-monitoraggio: dall’analisi di miele e cera si possono ricavare dati importanti per i parametri di inquinamento ambientale e la salute delle nostre città.

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