La Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse rivedendo al ribasso le stime per la crescita e l’inflazione nel 2016. L’inflazione si attesterà all’1,7%, al di sotto dell’1,8% precedentemente stimato. I tassi restano, quindi, fermi in una forchetta fra lo 0 e lo 0,25%. Il Pil crescerà del 2,3% il prossimo anno, meno del 2,5% previsto in giugno, come ha annunciato la Banca centrale americana al termine della sua riunione. La decisione della Fed di lasciare i tassi invariati non è stata presa all’unanimità. A votare contro è stato Jeffrey Lacker, il presidente della Fed di Richmond, che spingeva per un aumento di 0,25 punti.L’economia globale e gli eventi finanziari potrebbero frenare l’attività dell’economia, dice la Federal Reserve Usa, sottolineando che l’inflazione resterà nel breve termine ai minimi e continuerà a salire gradualmente verso il 2% nel medio termine. “Preoccupano gli sviluppi dell’economia globale. E la Fed monitora, consapevole che la debolezza economia mondiale potrebbe pesare sull’inflazione”, afferma il presidente della Fed, Janet Yellen, in conferenza stampa, sottolineando che i forti timori per la crescita in Cina e in altri paesi emergenti hanno creato volatilità sui mercati finanziari. Ottobre, dice ancora la Yellen, resta una possibilita’ per un aumento dei tassi di interesse. La conferenza stampa dopo la riunione non e’ in programma ma puo’ essere convocata. La Fed, rileva, guardera’ gli sviluppi economici globali.
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