Draghi avverte i paesi ad alto debito: se necessario la Bce è pronta ad agire

ROMA. La Bce sta valutando la possibilità di rafforzare lo stimolo monetario a fronte di rischi al ribasso sia sull’inflazione sia sulla crescita nell’eurozona. A dirlo è il presidente della Bce, Mario Draghi, in occasione del meeting Fmi a Lima in Perù. Draghi ha anche aggiunto che “Stiamo valutando la forza e la persistenza dei fattori che determinano questi rischi. Se vedremo che la normalizzazione si allontana troppo nel tempo, il programma ha la flessibilità per essere aggiustato nelle dimensioni, nella composizione e nella durata”. Molti di questi fattori sono esterni, come il calo dei prezzi dell’energia e l’indebitamento dei Paesi emergenti. A settembre, l’inflazione dell’eurozona è tornata sotto zero ( -0,1% ), lontanissima dall’obiettivo di avvicinarsi al 2% e la Bce prevede, che resti molto bassa ancora per diversi mesi, prima di risalire nel 2016 e nel 2017. Draghi, insieme al consigliere della Bce Benoit Coeurè, ha incontrato il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen “ Ci siamo aggiornati sullo stato delle rispettive economie” precisa Draghi. In un discorso al Fondo Monetario, il capo della Bce ha affermato che i paesi ad alto debito dell’eurozona ( uno di essi è l’Italia) devono fare attenzione ai rischi collegati a un’inversione dell’ attuale situazione di bassi tassi d’interesse. Le economie degli Stati Uniti e dell’eurozona sono in posizioni diverse, con la ripresa più forte in America, quindi le politiche monetarie seguiranno un percorso divergente. Infine Draghi ha confermato che la Bce è al lavoro sulle banche greche, con una revisione della qualità dell’attivo e uno stress test sui quattro maggiori istituti, che dovrebbero essere completati entro fine mese. Successivamente, partirà la ricapitalizzazione in due stadi, per un massimo di 25 miliardi di euro complessivi, stanziati nel terzo salvataggio firmato nel luglio scorso da Atene e dai suoi patene europei. “Siamo piuttosto fiduciosi che se tutte queste cose vengono fatte e viene approvata la legislazione per affrontare il problema dell’alto livello di sofferenze, le banche possano riprendere la loro funzione di finanziare l’economia”, ha detto Draghi.

Fabio D’Amora

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